
17 giugno 2022
Ai margini orientali dell’Europa, tra le montagne del Caucaso, si trascina da oltre 30 anni un conflitto ereditato dalla dissoluzione dell’Urss. Una guerra “congelata” tra Armenia e Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, che ha visto di tanto in tanto il riaccendersi di scontri a fuoco lungo la linea del fronte. Come nell’autunno del 2020, quando l’Azerbaigian ha riconquistato buona parte dei territori dell’autoproclamata repubblica filo-armena.
«Credo che ci siamo mossi nella giusta direzione dalla fine del conflitto del 2020. Ci sono movimenti nella giusta direzione anche se, ovviamente, rimane ancora molto lavoro da fare per una soluzione finale comprensiva», afferma in un’intervista a «L’Osservatore Romano» l’inviato speciale dell’Unione europea per il Caucaso, Toivo Klaar, recentemente tornato da ...
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