06 giugno 2022
Non un sacramento ma un contratto. Un contratto, però, benedetto da Dio e che rappresenta da cinquemila anni il pilastro fondamentale per la comunità, un crocevia di speranza e responsabilità. Ma anche la fonte di tantissime tradizioni: dalla fede nuziale alla rottura del bicchiere dopo il brindisi, fino a modi di dire come “reggere il moccolo”.
È tutto questo il matrimonio ebraico, protagonista della mostra digitale Mazal Tov! organizzata dal Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara e inaugurata con la collaborazione del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo ii per le Scienze del matrimonio e della famiglia.
«La fondazione di una famiglia rappresenta la base dell’equilibrio, della vita e del futuro della comunità ebraica», spiega Riccardo Di Segni, ...
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