· Città del Vaticano ·

I saluti
L’appello per il diritto umano universale a nutrirsi

Non si usi il grano
come arma di guerra

 Non si usi il grano come arma di guerra  QUO-124
01 giugno 2022

«Non si usi il grano... come arma di guerra». È l’appello lanciato dal Papa al termine dell’udienza generale. Dopo la catechesi Francesco ha salutato i vari gruppi presenti, concludendo l’incontro con il canto del Pater Noster e la Benedizione apostolica.

Saluto cordialmente le persone di lingua francese, in particolare i liceali dell’Immacolata Concezione di Laval e gli studenti dell'Istituto dell’Oratorio di Lione. I nostri anziani sono un magistero vivente. Attraverso la loro fragilità ci insegnano la necessità di abbandonarci al Signore e agli altri. Chiediamo al Signore di entrare, con fede, nella saggezza di questa fragilità perché possa rendere le nostre società più umane e fraterne. Dio vi benedica.

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai numerosi gruppi di giovani studenti. Nell’imminenza della Solennità di Pentecoste, invoco su voi e sulle vostre famiglie un’abbondante effusione dei doni dello Spirito Santo. Il Signore vi benedica!

Cari pellegrini di lingua tedesca, lo Spirito Santo, che invochiamo specialmente in questi giorni prima della Pentecoste, ci insegni lo stile di Gesù e ci rinfranchi nella verità e nell’amore. Signore, manda il tuo Spirito e rinnova la faccia della terra!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Hagamos nuestra la súplica del anciano enfermo del salmo, la cual nos recuerda que en la oración y confianza en el Señor encontramos nuestra fuerza y nuestro refugio en los momentos difíciles de la vida. Dios los bendiga. Muchas gracias.

Saluto i fedeli di lingua portoghese, in particolare i gruppi di pellegrini del Brasile e di Faro (Portogallo), gli studenti e i professori della Scuola Secondaria di Sobreira. Ieri, a chiusura del mese di maggio, abbiamo rivolto alla Madonna la nostra insistente domanda per la pace. Rimaniamo uniti a Lei, nell’attesa di una nuova Pentecoste, chiedendo che il dono dello Spirito Santo ci faccia riscoprire sentieri di dialogo e di unità. Vi affido alla materna protezione della Vergine Maria e vi benedico di cuore.

Saluto i fedeli di lingua araba. Gli anziani, a motivo della loro debolezza, possono insegnare a chi vive altre età della vita che tutti abbiamo bisogno di abbandonarci al Signore, di invocare il suo aiuto. Perché Dio è sempre la nostra speranza, Dio è il nostro sostegno. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i Polacchi. Oggi iniziamo il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, fonte di amore e di pace. Apritevi a questo amore e portatelo “fino ai confini della terra”, testimoniando la bontà e la misericordia che scaturiscono dal Cuore di Gesù. Questo appello rivolgo in particolare ai giovani che si incontreranno sabato prossimo a Lednica, luogo significativo per la fede dei Polacchi. Dio vi benedica.

Desta grande preoccupazione il blocco dell’esportazione del grano dall’Ucraina, da cui dipende la vita di milioni di persone, specialmente nei Paesi più poveri. Rivolgo un accorato appello affinché si faccia ogni sforzo per risolvere tale questione e per garantire il diritto umano universale a nutrirsi. Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto la fondazione “Il Villaggio del fanciullo” di Lucca, con l’Arcivescovo Paolo Giulietti; l’Unità pastorale del Centro storico di Salerno; i nuovi cappellani delle carceri, che partecipano ad un incontro formativo; la Banda musicale di Castellana Grotte. Sono bravi questi musicisti!

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. Domenica prossima celebreremo la solennità di Pentecoste. Lo Spirito Santo sia per voi, giovani, come “vento e fuoco” che vi preserva dal torpore, spingendovi all’amore dei grandi ideali e all’impegno per la Chiesa e la società. Sia per voi, anziani e ammalati, il “Consolatore” che vi accompagna nella fatica quotidiana, dandovi la certezza dell’amore di Dio. Sia per voi, sposi novelli, fonte di “comunione” che vi faccia crescere nell’amore reciproco.

A tutti la mia benedizione.