Le Ambasciate presso la Santa Sede corrono per testimoniare la fraternità

La diplomazia dello sport

 La diplomazia dello sport  QUO-117
23 maggio 2022

Lo sport, come la diplomazia, ha il potere di avvicinare persone e nazioni. È un linguaggio universale che può abbattere barriere e costruire ponti. Ha il potere di promuovere l’uguaglianza di genere, l’inclusione delle persone con disabilità, la coesione sociale e stili di vita sani. Può essere un’ancora di salvezza per chi è in difficoltà o è emarginato e può insegnare ai giovani molte lezioni preziose.

Lo sport è uno strumento diplomatico di per sé.

In Australia, dove lo sport è parte integrante del nostro dna, usiamo il nostro amore per lo sport come espressione di chi siamo e di ciò che rappresentiamo. Includiamo lo sport nei nostri programmi di sviluppo nella regione Indo-Pacifica, collaborando con la società civile e il settore privato per trovare modi innovativi di affrontare le questioni sociali.

E nel prossimo decennio saremo al centro dell’attenzione sportiva, ospitando tre dei quattro maggiori eventi sportivi del mondo, che culmineranno con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Brisbane nel 2032.

Papa Francesco ha sottolineato in molte occasioni l’importanza e il valore dello sport ed è particolarmente significativo che la Santa Sede abbia costituito una propria Associazione sportiva, Athletica Vaticana, per promuovere i valori di inclusione, fratellanza e amicizia.

A sostegno di questi obiettivi, diversi ambasciatori e ambasciate presso la Santa Sede parteciperanno al Meeting “We Run Together”, il 24 maggio, organizzato da Athletica Vaticana e dai suoi partner.

L’evento vedrà Paesi di diversi continenti correre una staffetta 4x400 metri non competitiva, creando legami attraverso un’esperienza sportiva condivisa.

Ambasciatori e diplomatici parteciperanno all’evento insieme a giovani, persone con sindrome di Down e autismo, detenuti, donne che hanno subito violenza domestica, migranti e rifugiati, oltre agli atleti di Athletica Vaticana, Fiamme Gialle e Fidal Lazio.

Il Meeting mostrerà come lo sport sia un grande livellatore — le stesse regole valgono per tutti — e come sia uno spazio di incontro.

La staffetta, in particolare, simboleggia il valore della cooperazione, del lavoro di squadra e dello spirito di gruppo.

Come dice Papa Francesco, siamo tutti sulla stessa barca e solo insieme, come comunità di nazioni, saremo in grado di superare le enormi sfide che il nostro mondo sta affrontando.

Che sia in un campo sportivo, in una pista da corsa o in piscina, la diplomazia sportiva sfrutta il potere unico dello sport per avvicinare persone, nazioni e comunità.

*Ambasciatore di Australia
presso la Santa Sede

di Chiara Porro *


Leggi anche:

Lo stile-staffetta perché nessuno resti indietro

La scintilla della corsa per il riscatto dal carcere
di Maria Donata Iannantuono

Il traguardo della libertà visto da Rebibbia
di Alessia Rampazzi

Massimiliano e i 400 metri a ostacoli
di Giampiero Casale

Il Centro Astalli in pista
di Donatella Parisi

La costruzione di una speranza
di Roberto Rotondo

Le Fiamme Gialle aprono le porte
di Vincenzo Parrinello