Vuoti e pieni

«Questa piazza attendeva da tempo di riempirsi della vostra presenza, dei vostri volti e del vostro entusiasmo», ha detto Papa Francesco qualche giorno fa, rivolgendosi ai tantissimi adolescenti arrivati il Lunedì dell’Angelo a San Pietro. Sorta per caso o per scelta, germogliata dal sagrato di una chiesa, dal lembo di un palazzo o da un mercato, come risultato di una demolizione, la piazza è per eccellenza luogo di vita, incontri, intelligenza, passione, democrazia, dialogo e crescita, essendo, assieme, lo spazio della rivolta, del dibattito, della protesta, della testimonianza, del confronto, della preghiera. Nelle luci e nelle ombre che pavimentano la storia umana, la piazza va vissuta – non solo attraversata. «Trovavo nella piazza — ha scritto Elias Canetti in Le voci di Marrakech (Adelphi 1983) — ...