· Città del Vaticano ·

Le esequie del cardinale Javier Lozano Barragán celebrate dal cardinale Re

Con un genuino “sensus Ecclesiae” accanto al popolo della sofferenza

 Con un genuino “sensus Ecclesiae” accanto al popolo della sofferenza  QUO-094
26 aprile 2022

Nel pomeriggio di lunedì 25 aprile, all’altare della Cattedra della basilica Vaticana, Papa Francesco ha presieduto il rito dell’«ultima commendatio» e della «valedictio» al termine delle esequie del cardinale messicano Javier Lozano Barragán, presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari (per la pastorale della salute), morto nella mattina di mercoledì 20 aprile all’età di 89 anni. La liturgia funebre è stata presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, del quale pubblichiamo l’omelia. Hanno concelebrato venti cardinali e sette arcivescovi e vescovi tra i quali l’arcivescovo Jan Romeo Pawłowski, segretario per le Rappresentanze Pontificie. Insieme con il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede erano presenti monsignor Luigi Roberto Cona, assessore per gli Affari generali; Francesca Di Giovanni, sotto-segretario per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati; e monsignor Joseph Murphy, capo del Protocollo. Il cardinale Lozano Barragán verrà sepolto in Messico.

«Sia che viviamo, sia che moriamo siamo del Signore» (Rm 14, 12). Queste illuminanti parole della lettera ai Romani, che abbiamo ascoltato qualche istante fa, collocano l’evento della morte in una prospettiva di fede e ci svelano il senso del vivere e del morire: ci assicurano infatti che la nostra vita non è una corsa verso il nulla e che il nostro tramonto su questa terra è la porta che ci introduce alla vita senza fine.

In queste parole di San Paolo possiamo anche vedere sintetizzata l’intera esistenza e la spiritualità dell’amato Cardinale Javier Lozano Barragán, che all’età di 89 anni ci ha lasciati dopo lunga malattia.

Egli ha chiuso i suoi occhi serenamente nel corso dell’ottava di Pasqua, nella gioia di aver ricevuto la visita del Santo Padre la sera del Venerdì santo e di aver potuto così pregare insieme col Papa qualche giorno prima del passaggio alla vita eterna.

Il suo motto episcopale era “Testis resurrectionis” e nell’intera sua vita il Card. Lozano Barragán — prima come teologo, poi come Pastore e infine come Capo di un Dicastero della Curia Romana — è stato un coerente testimone della morte di Cristo e della sua risurrezione per la nostra salvezza.

Il lungo ministero ecclesiale del Cardinale Lozano Barragán è stato costantemente sostenuto dalla forza dell’amore per Dio, per la Chiesa, per il Papa e per le anime; ed è stato svolto con spirito di servizio e con uno slancio mai smentiti fin dalla prima giovinezza.

Erede della fede del popolo messicano, purificata nelle prove e nelle persecuzioni di un secolo fa, ricevette la formazione sacerdotale nel Seminario diocesano di Zamora e poi conseguì la laurea in Teologia Dogmatica qui a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana.

Ordinato sacerdote nel 1955, dedicò i primi anni all’insegnamento. Fu docente di Teologia Dogmatica e di storia della filosofia nel Seminario diocesano di Zamora. Attesa la cultura che lo distingueva, divenne quasi subito Presidente della Società Teologica Messicana; e poi dal 1977 fu per tre anni Direttore dell’Istituto Teologico-Pastorale del C elam .

Nel 1979 dall’insegnamento passò all’attività pastorale, inizialmente come Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Messico e poi, dal 1985 al 1997, come Vescovo di Zacatecas, dove con pastorale sollecitudine promosse il rinnovamento del clero e delle strutture diocesane.

La sua azione pastorale fu segnata da una grande umanità, da una connaturata bontà verso tutti e dal desiderio di fare del bene. Sempre aperto all’incontro, aveva capacità di dialogo, favorito dalla sua cultura, e disponibilità all’ascolto.

Contemporaneamente l’orizzonte della sua attività si allargò a tutta l’America Latina, a favore della quale svolse un ruolo significativo come Presidente del Dipartimento per l’Educazione del C elam (Consiglio Episcopale Latino Americano)e, dal 1995 a 1997, nella veste di Presidente del Dipartimento per l’Economia del C elam .

Nell’ottobre del 1992 partecipò come Vescovo alla quarta Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano a Santo Domingo, mentre a quella di Puebla nel 1979 era stato invitato come teologo.

Nel 1997 la sua attività conobbe una fase nuova: Papa Giovanni Paolo ii lo chiamò a Roma a guidare il Pontificio Consiglio per la pastorale della salute e nel Concistoro del 2003 lo creò Cardinale.

Come Presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute ha servito con instancabile dedizione e amore il mondo della sofferenza. Con intelligente impegno ha organizzato le Giornate mondiali del malato, alle cui celebrazioni nei vari Paesi prese parte come Inviato Speciale del Santo Padre: in India, la prima volta, poi a Lourdes, a Yaoundé, ad Adelaide e infine a Seoul. In questo periodo partecipò a numerose riunioni e conferenze, apportando ovunque un notevole contributo e un vivo incoraggiamento a tante iniziative.

In questo suo ministero, molte persone si sono sentite comprese e confortate dal suo sentimento di compassione.

Nei differenti incarichi avuti nel corso degli anni, identico fu sempre lo spirito che animò il Card. Lozano Barragán: una solida fede, competenza dottrinale, fedeltà al magistero, un genuino “sensus Ecclesiae” e amore per le anime.

Qui riuniti presso l’altare del Signore all’indomani dell’ottava di Pasqua, l’amato defunto ci invita a fare nostre le note parole dell’Apostolo Pietro: «Sia benedetto Dio e Padre del Signore Nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce» (1 Pt 1, 3-4).

A Dio, buono e ricco di misericordia, affidiamo questo nostro amico e Confratello, implorando per lui perdono per le debolezze umane e pregando perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Lo facciamo animati dalla fede e confortati dalle solenni parole che sono risuonate nel Vangelo proclamato qualche istante fa: «Non sia turbato il vostro cuore…vado a prepararvi un posto…perché siate anche voi dove sono io» (Gv 14, 2). Quindi, c’è un posto preparato per noi in Cielo. È questa una certezza che riempie il nostro cuore di fiducia e di speranza.

Una caratteristica della spiritualità del Cardinale Lozano Barragán, nelle tre tappe della sua vita, fu una forte devozione alla Madonna. Nella Basilica di Nostra Signora di Guadalupe aveva ricevuto la prima comunione. Quando fu nominato Vescovo volle che l’ordinazione episcopale gli fosse conferita nella medesima Basilica mariana. Da neo-cardinale celebrò una delle sue prime Messe nel Santuario guadalupano. Per ricordare il suo venticinquesimo anniversario di episcopato nel 2004 si recò in Messico al fine di pregare la Beata Vergine Maria e celebrare la Messa nel Santuario di Guadalupe, nel Tepeyac, tanto caro al suo cuore.

Quante volte poi nella sua esistenza ha parlato della Madonna, come Madre che ci ama e alla quale nulla sfugge dei nostri problemi e dei nostri affanni!

Questa sua profonda devozione alla Madonna, radicata nel suo animo fin dall’infanzia, ci induce a confidare che il defunto Cardinale abbia trovato sulla soglia del Paradiso la Madonna ad attenderlo ed a condurlo per mano a Gesù, introducendolo nella gioia e nella pace senza fine della visione di Dio, nella città celeste dove, come affermava Sant’Agostino, «regna la verità, è legge l’amore, è misura l’eternità» (S. Ag. Ep. 138, 17).

di Giovanni Battista Re