«Una scommessa contro

21 aprile 2022
Sono scappato perché non c’era cibo, perché avevo fame e la terra dei miei nonni, coltivata dai miei genitori, non dava più frutti. Non piove da troppo tempo, ogni anno il raccolto è più povero. La siccità non dà tregua. Quando ero piccolo andavo a bere l’acqua da un pozzo vicino casa. Ricordo il sapore dell’acqua fresca e pulita che dissetava nel caldo del mio villaggio. Oggi da quel pozzo esce acqua calda e maleodorante. Il pozzo non è più utilizzabile. La mia gente dice che la terra è avvelenata perché le industrie ci seppelliscono i rifiuti. Sono il primo di 8 fratelli, mio padre con il suo lavoro non riusciva a sfamarci. Toccava a me occuparmi della famiglia, sono il più grande e sono partito.
A 17 anni ho lasciato il Ghana e ho cominciato il mio ...
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