
04 aprile 2022
Nella memoria collettiva che riguarda la tragica vicenda dei campi di concentramento un aspetto che spesso non viene approfondito a dovere è quello della produzione artistica che nacque in questi luoghi. Uno degli esempi più celebri è senz’altro quello del Quartetto per la fine dei tempi di Messiaen, ma il fenomeno è molto vario e ampio. Su tale fenomeno esiste un progetto nato in Italia, e precisamente a Barletta, che vuole dare nuova luce e dignità storica e profondità a queste storie.
È questo il perimetro del lavoro dell’Istituto di Letteratura musicale concentrazionaria (Ilmc), portato avanti dalla tenacia del pianista e docente Francesco Lotoro che spiega a «L’Osservatore Romano» come questo progetto nasca da lontano.
«Il primo nucleo ufficiale di quello che oggi ...
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