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Gioia cristiana
e senso dell’umorismo

 Gioia cristiana e senso dell’umorismo  DCM-005
30 aprile 2022

Suor Ultima


Questa vignetta è stata pubblicata nel numero di giugno 2012. Autrice Cinzia Leone, disegnatrice, scrittrice e giornalista che ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in Italia, Francia, Spagna, Svizzera e Germania, in particolare disegni su carta, acrilici su tela e acquarelli. Il suo ultimo libro “Ti rubo la vita” (Mondadori), ha vinto il Premio Rapallo per la donna scrittrice 2019.
Papa Francesco indica tra i tratti distintivi che devono scandire la vita religiosa, quelli della pace, della gioia, del senso dell'umorismo. Nel video messaggio inviato nell’agosto 2021 ai partecipanti al congresso della vita religiosa dell’America Latina e dei Caraibi, ha detto: «Pace, gioia, senso dell’umorismo. Per favore, chiedete questa grazia. Nell’esortazione sulla santità ho voluto mettere appunto un capitolo sul senso dell’umorismo. È così triste vedere uomini e donne consacrati che non hanno senso dell’umorismo, che prendono tutto sul serio. Per favore. Stare con Gesù è essere gioiosi, è anche avere la capacità di questo senso dell’umorismo che dà la santità. Leggete questo piccolo capitolo della mia esortazione sulla santità».
In “Gaudete ed exsultate” Francesco ha scritto: «Ordinariamente la gioia cristiana è accompagnata dal senso dell’umorismo, così evidente, ad esempio, in san Tommaso Moro, in san Vincenzo de Paoli o in san Filippo Neri. Il malumore non è un segno di santità: «Caccia la malinconia dal tuo cuore» (Qo 11, 10). È così tanto quello che riceviamo dal Signore «perché possiamo goderne» (1 Tm 6, 17), che a volte la tristezza è legata all’ingratitudine, con lo stare talmente chiusi in sé stessi da diventare incapaci di riconoscere i doni di Dio».