· Città del Vaticano ·

I saluti

Fare armi non è la soluzione

  Fare armi non è la soluzione  QUO-067
23 marzo 2022

Il pensiero per le vittime e gli sfollati


Un minuto per ricordare le vittime della guerra: lo ha chiesto Papa Francesco salutando i gruppi di fedeli presenti, al termine dell’udienza generale che si è conclusa con il canto del “Pater noster” e la benedizione apostolica. Auspicando che «i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione», il Pontefice ha sottolineato come non ci sia «vittoria in una guerra».

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare il Movimento Internazionale di apostolato degli ambienti sociali indipendenti, i pellegrini venuti dalla Svizzera, i giovani della Francia e i Fratelli del Sacro Cuore. Fratelli e sorelle, impariamo a scoprire in ogni persona anziana un dono di Dio e una fonte di saggezza. Mettiamoci amorevolmente in loro ascolto per acquisire la conoscenza e l’esperienza necessarie per affrontare le sfide attuali. Su ciascuno invoco la Benedizione di Dio.

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’udienza odierna, in particolare quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Stati Uniti d’America. A tutti auguro che il cammino quaresimale conduca alla celebrazione della Pasqua con il cuore purificato e rinnovato dalla grazia dello Spirito Santo. Su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace in Cristo nostro Redentore.

Saluto di cuore i pellegrini di lingua tedesca. Nella preghiera rivolgiamo il nostro sguardo al Crocifisso. In lui riconosciamo l’amore e la tenerezza di Dio. Per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Buon cammino quaresimale.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española, de modo particular al grupo de peregrinos colombianos “Por los caminos de María”. Siguiendo el ejemplo de Moisés, y de la Virgen María, pidamos al Señor que nuestra vida sea un cántico de alabanza por las maravillas que hace en nosotros. Y que este magníficat sea testimonio alegre y memoria agradecida que transmita a las nuevas generaciones la antorcha de la fe. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Cari pellegrini di lingua portoghese! Vi invito a unirvi a me e ai miei fratelli vescovi nell’Atto di Consacrazione all’Immacolato Cuore di Maria, nel prossimo 25 marzo, chiedendo fiduciosamente al Signore, per intercessione della Madonna di Fátima, il dono della pace. Dio vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. Il dialogo tra anziani e giovani consente di preservare e trasmettere anche i doni di Dio. Guardiamo le nuove generazioni, nella consapevolezza che erediteranno non solo una proprietà, una cultura e una tradizione, ma anche i frutti vivi della fede che sono le benedizioni di Dio su questa terra. . Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Quest’anno, nel cammino di penitenza quaresimale, digiuniamo e chiediamo a Dio la pace, sconvolta dalla guerra in corso in Ucraina. In Polonia, voi ne siete testimoni accogliendo i rifugiati e ascoltando i loro racconti. Mentre ci prepariamo a vivere un giorno speciale di preghiera nella solennità dell'Annunciazione del Signore, chiediamo che la Madre di Dio sollevi i cuori dei nostri fratelli e sorelle afflitti dalla crudeltà della guerra. L’atto di consacrazione dei popoli al suo Cuore Immacolato porti la pace al mondo intero. Vi benedico di cuore.

Vorrei prendere un minuto per ricordare le vittime della guerra. Le notizie delle persone sfollate, delle persone che fuggono, delle persone morte, delle persone ferite, di tanti soldati caduti da una parte e dall’altra, sono notizie di morte. Chiediamo al Signore della vita che ci liberi da questa morte della guerra. Con la guerra tutto si perde, tutto. Non c’è vittoria in una guerra: tutto è sconfitto. Che il Signore invii il suo Spirito perché ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità, ci faccia capire che occorre invece sconfiggere la guerra. Lo Spirito del Signore ci liberi tutti da questo bisogno di auto-distruzione, che si manifesta facendo la guerra. Preghiamo anche perché i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione del problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace e, come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace. Preghiamo insieme la Madonna: Ave Maria...

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Biella che, accompagnati dal loro Vescovo, ricordano il 250° anniversario di fondazione della Diocesi. Questi biellesi [lo dice in dialetto], non è facile capirli: dicono che ci vogliono sette anni e sette mesi per capirli, e poi alla fine non si capiscono mai! Benvenuti, biellesi! Saluto poi le Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, i diaconi dell’Arcidiocesi di Milano, la Federazione Italiana Cuochi — si vede che siete cuochi voi —, il gruppo della terza età “Vivere insieme” di Catania.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. La Solennità dell’Annunciazione, che celebreremo dopodomani, sia per ciascuno di noi un invito a seguire l’esempio della Madre di Dio e si traduca in generosa disponibilità alla chiamata del Padre, che esorta tutti ad essere fermento per l’edificazione di una società giusta e solidale.

A tutti, la mia benedizione!