· Città del Vaticano ·

Aperto un nuovo centro del Bambino Gesù

È ancor più disumana
la guerra vista
da un ospedale pediatrico

 È ancor più disumana la guerra vista   da un ospedale pediatrico  QUO-066
22 marzo 2022

«Questi bambini ucraini che sono anche qui ci hanno mostrato alcune fotografie, è una cosa veramente inaccettabile. Per sogni di non so quale genere, le conseguenze poi le pagano le persone più deboli e più vulnerabili». Non ha fatto ricorso a giri di parole il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, dopo aver inaugurato stamani il Centro di cure palliative pediatriche dell’ospedale Bambino Gesù a Passoscuro, nel comune di Fiumicino, che ospita anche cinque bimbi ucraini con patologie molto gravi. Sabato 19 Papa Francesco era andato nella sede del Gianicolo proprio a abbracciare i piccoli ricoverati, in fuga, con i familiari, dalla guerra.

E la guerra è ancor più disumana se vista da un luogo dove «si cura anche quando è possibile guarire», come ha ricordato la presidente Mariella Enoc, rilanciando il senso più autentico della missione dell’«ospedale del Papa».

«Siamo tutti smarriti di fronte a quanto è successo e continua a succedere — ha affermato il segretario di Stato — senza sapere quali saranno le prospettive future, sperando che si riesca a porre fine a questo scempio — io lo definisco tale — e si riesca prima di tutto a bloccare la guerra e poi a intavolare negoziati che possano portare ad una soluzione».

«C’è sempre la possibilità di trovare una soluzione che sia onorevole per tutti, basta avere la buona volontà di farlo», ha rilanciato il cardinale Parolin. «Credo che in questo caso c’è bisogno di tanta buona volontà. L’alternativa è la guerra, l’alternativa è la violenza, l’alternativa sono i morti. Noi stiamo insistendo che ci sia un negoziato e siamo disponibili nella misura in cui le parti pensano di poter avvalersi anche della nostra collaborazione proprio per aiutare a concludere questa guerra».

Ed è portando la benedizione e il ringraziamento del Papa che il segretario di Stato ha inaugurato il Centro di Passoscuro che «non è un luogo di dolore», ma «un luogo di accoglienza, di abbraccio misericordioso». Era presente monsignor Gianrico Ruzza, vescovo di Porto - Santa Rufina.

Si tratta di una struttura pensata per accompagnare i bambini cosiddetti “inguaribili” che, però, hanno bisogno di assistenza di alta complessità, insieme anche ai loro familiari. Il Centro ha 20 moduli abitativi e altri 10 in preparazione. E dunque sono 30 i bambini che possono essere ospitati: un numero davvero importante se si pensa che in Italia ci sono 7 hospice pediatrici che ne accolgono in totale 25.

La struttura è composta da 5 piani, immersi nella bellezza del verde, a pochi passi dal mare. Domina il colore arancio nelle stanze, dotate di una piccola cucina, un bagno attrezzato, un divano o una poltrona letto. E sulle pareti frasi del Piccolo principe, il racconto di Antoine de Saint-Exupéry che i bambini non smettono di amare.

«Ogni volta che guardo le stelle — si legge su un quadro azzurro — mi ricordo di tutti i desideri che custodisco nel cuore». Parole che aiutano a prendere respiro in una situazione di grande dolore.

di Benedetta Capelli