· Città del Vaticano ·

A colloquio con il cardinale arciprete della basilica Mauro Gambetti

Verso il Giubileo in San Pietro

 Verso il Giubileo in San Pietro   QUO-055
08 marzo 2022

Anche la Basilica vaticana «si sente chiamata ad accogliere l’invito del Pontefice per preparare nella continuità e nell’innovazione della sua missione il triennio che ci separa dal Giubileo del 2025». In particolare, lo fa «nel segno dell’apostolo Pietro che si rivolge ai credenti dell’Asia Minore, nella prima delle due lettere a lui attribuite, invitandoli innanzitutto a riscoprire le ragioni spirituali della speranza (1 Pt 1, 3)». Lo sottolinea il cardinale arciprete Mauro Gambetti, intervistato dai media vaticani sulle iniziative messe in campo in vista dell’Anno santo.

«Nel mostrarsi come santuario — spiega il porporato —, la Basilica vuole continuare a essere ristoro spirituale dei “pellegrini di speranza”, come li definisce Papa Francesco, luogo in cui sperimentare la riconciliazione che sgorga dall’incontro con Gesù ed elevare una unanime preghiera». Ma, aggiunge, «vuole essere anche luogo di incontro e riflessione sui temi della fraternità e dell’ambiente scelti dal Santo Padre per aiutare il mondo ferito dopo la pandemia e dalle guerre in corso a una “rinascita di cui sentiamo l’urgenza”».

Ed ecco allora, prosegue l’intervistato, che «la pastorale ordinaria e straordinaria della Basilica si sta rinnovando, anzitutto, sotto il profilo spirituale per offrire la possibilità di immergersi nella preghiera e nell’adorazione; poi in quello ecclesiale per favorire l’incontro con la spiritualità petrina; infine, sotto il profilo culturale per permettere di contemplare le opere d’arte sacra».

Ecco perché, per «accogliere i milioni di pellegrini che si prevede giungeranno da tutto il mondo, fin da questo anno vengono proposti appuntamenti articolati nel triennio intorno ai temi della prossimità e della cura (2022), della riconciliazione e purificazione della memoria (2023) e dell’amore politico (2024)». Infine «il cammino approderà nel 2025 all’esperienza giubilare della fraternità (universale) dei “pellegrini di speranza”».

In proposito il cardinale Gambetti chiarisce che «le aree tematiche scelte per il triennio di preparazione affiancheranno e accompagneranno le proposte del Comitato per il Giubileo. Al contempo, grazie anche al nuovo slancio legato all’animazione liturgica e alla pastorale della Basilica sia del Capitolo vaticano sia della parrocchia di San Pietro, si stanno riordinando le celebrazioni liturgiche e le pratiche sacramentali e promuovendo alcune proposte per favorire la pietà popolare e la dimensione contemplativa della preghiera». Tra gli esempi citati: momenti di riflessione e di orazione vissuti in forma processionale dedicati a San Pietro e alla Madonna, la Via Crucis, l’adorazione eucaristica, la narrazione della vita di Gesù e la nascita della Chiesa con inclusa la testimonianza dell’apostolo Pietro.

Per quanto riguarda l’accoglienza dei visitatori, il porporato annuncia che «mentre è in corso la riorganizzazione dell’accoglienza, è allo studio un nuovo metodo per accompagnare i turisti alla scoperta dei tesori e dei significati custoditi dalla Basilica. Il primo passo sarà quello di distinguere, attraverso un ingresso agevolato, i percorsi dei fedeli desiderosi di accostarsi ai sacramenti o di vivere un atto di fede e di devozione, dagli itinerari dei turisti», ai quali verranno invece proposti «una introduzione e un accompagnamento nella visita per favorire loro un’esperienza di bellezza».

Al contempo anche la Fabbrica di San Pietro, presieduta dallo stesso Gambetti, «si sta organizzando per supportare tale processo e offrire ai fedeli e ai visitatori un luogo ancor più accogliente, sicuro, fruibile ed ecologico». Rispondendo quindi a una domanda sulla situazione economica dell’istituzione, il cardinale presidente fa presente che «l’attuale amministrazione ha ereditato una realtà ben conservata grazie all’operato delle precedenti gestioni, in particolare a quella legata alla presidenza del cardinale Comastri» e che «nonostante la pandemia» l’istituzione sta migliorando «l’attività in alcuni ambiti che risultano cruciali». Essi ruotano attorno alle parole chiave: accoglienza (è in costruzione un nuovo sito web; è stata ridisegnata la statio peregrinorum, ufficio dedicato all’accoglienza dei pellegrini che giungono a piedi o in bicicletta; si sta progettando una nuova forma di promozione dei pellegrinaggi, per favorire le persone che non hanno le possibilità economiche), sicurezza (rilievo sismico del complesso monumentale, monitoraggio dinamico della struttura, dei materiali lapidei e degli stucchi, elaborazione della planimetria dei percorsi che ordineranno maggiormente i gruppi di visitatori che accedono, affinamento del sistema di videosorveglianza), fruibilità (nuovi percorsi che consentano anche la visita ai piani superiori della Basilica finora non accessibili, riqualificazione del terrazzo e dei sottotetti, ripensamento del punto ristoro, migliorie ai collegamenti meccanici di salita e discesa), sostenibilità (condurre la Basilica di San Pietro a un livello di massima sostenibilità ambientale ed energetica, per giungere al Giubileo del 2025 ad “emissioni nette zero”; sviluppo di strumenti informativi e di supporto ad uso di visitatori e pellegrini per la diffusione di “Buone pratiche”. E tutto ciò avverrà, assicura Gambetti, governando «la “rivoluzione digitale”, facendo proprie le potenzialità che la tecnologia offre e indirizzandole al servizio della gestione e dell’accoglienza. Per questo è stato creato un ufficio apposito per i sistemi informativi”. Similmente, si rende utile programmare la “formazione permanente” degli operatori pastorali, dei ministranti, delle guide, degli impiegati, dei “sampietrini” e delle maestranze».

Infine un accenno alla neonata Fondazione Fratelli tutti, istituita da Papa Francesco nel 2021, la quale «aiuterà la Fabbrica di San Pietro verso il cammino giubilare nelle aree della formazione e nel dialogo con la cultura, i popoli e le religioni», conclude il porporato.