· Città del Vaticano ·

A colloquio con don Tullio Proserpio, cappellano all’Istituto dei Tumori di Milano

«Io ci sono e parlo con loro»

 «Io ci sono e parlo con loro»  QUO-034
11 febbraio 2022
«La mia parrocchia è questo ospedale, che è diventato anche la mia casa, con duemila anime tra medici e personale sanitario vario, i degenti che adesso sono 480 perché i posti-letto sono diminuiti un po’, i parenti che li vengono a trovare. Cerco di incontrarli nella maniera più naturale possibile: passando nei reparti o nei corridoi, oppure davanti alla macchinetta del caffè; prima delle limitazioni per la pandemia, lo facevo al bar, mi mettevo lì alla porta e… li prendevo tutti! Se poi ci si abitua al dolore e alla sofferenza? No, non deve succedere. Perché se accadesse, allora chiederei subito di andare altrove a fare il prete». Don Tullio Proserpio, cappellano all’Istituto dei Tumori di Milano dal 2003, ha appena finito di cliccare sul computer per mandare a medici, ...

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