
25 gennaio 2022
Una landa desolata dominata dalla presenza di orologi molli, dalla consistenza quasi fluida, simboli dell’elasticità e della duttilità del tempo: è il soggetto de La persistenza della memoria (1931) di Salvador Dalí, quadro che il surrealista spagnolo realizzò in sole due ore. La tela intende essere una riflessione sullo scorrere del tempo, il cui fluire, dagli effetti destabilizzanti e corrosivi, finisce per incrinare la compattezza e la resistenza dei diversi elementi che compongono la realtà. Si carica di un valore negativo, nella prospettiva di Dalí, questa meditazione, perché consegna all’uomo il severo monito a non smarrire la strenua fedeltà a tradizioni e a valori sentiti come propri e come espressione di un pregiato patrimonio spirituale. Quelle tradizioni e quei ...
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