· Città del Vaticano ·

Un anno con Papa Francesco

 Un anno con Papa Francesco  QUO-296
30 dicembre 2021

10 Gennaio

Aperti
alle donne
il Lettorato e l’Accolitato

La scelta di conferire anche alle donne questi uffici, che comportano una stabilità, un riconoscimento pubblico e il mandato da parte del vescovo rende più effettiva nella Chiesa la partecipazione di tutti all’opera dell’evangelizzazione.

(Lettera al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede sul Motuproprio «Spiritus Domini» che modifica il Can. 230 § 1 del Cic)

2 Febbraio

La solidarietà come
alternativa
al nuovo
colonialismo

La globalizzazione non può significare un uniformismo che ignori la diversità e imponga un nuovo tipo di colonialismo. La sfida consiste nel creare alternative a partire dalla solidarietà affinché nessuno si senta ignorato.

(Messaggio ai partecipanti al v Forum internazionale dei popoli indigeni)

4 Febbraio

La fratellanza è la nuova frontiera
dell’umanità

O siamo fratelli o ci distruggiamo a vicenda. Non c’è tempo per l’indifferenza. Non possiamo lavarcene le mani con la distanza, la non-curanza, il disinteresse. O siamo fratelli o crolla tutto. È la frontiera sulla quale dobbiamo costruire. Fratellanza vuol dir mano tesa, ascoltare con il cuore aperto e rispetto delle culture, tradizioni e cittadinanze diverse. Un mondo senza fratelli è un mondo di nemici.

(Videomessaggio per la prima Giornata internazionale della Fratellanza umana)

8 Febbraio

Ogni persona schiavizzata torni libera

Ricordare questo dramma, ci incoraggia a non smettere di pregare e lottare insieme. L’obiettivo è che ogni persona schiavizzata torni protagonista della propria vita.

C’è bisogno di pregare per sostenere le vittime della tratta e le persone che accompagnano i processi di integrazione e di reinserimento sociale.

(Videomessaggio per la settima Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta)

Medicine
per un mondo malato

Il 2021 è un tempo da non perdere. E non sarà sprecato nella misura in cui sapremo collaborare con generosità e impegno. Ritengo che la fraternità sia il vero rimedio alla pandemia e ai molti mali che ci hanno colpito. Fraternità e speranza sono come medicine di cui oggi il mondo ha bisogno, al pari dei vaccini.

(Udienza al corpo diplomatico)

25 Marzo

Dante
testimone
della sete
di infinito
insita nel
cuore
dell’uomo

In questo particolare momento, segnato da ombre, da situazioni che degradano l’umanità, da mancanza di fiducia e di prospettive, la figura di Dante, profeta di speranza e testimone del desiderio di felicità, a può ancora donarci parole ed esempi che danno slancio al nostro cammino.

(Lettera apostolica «Candor lucis aeternae»
nel settimo centenario della morte di Alighieri)

5 Aprile

Vicinanza
agli anziani

Nel clima pasquale che caratterizza l’odierna giornata, saluto con affetto tutti voi che partecipate a questo momento di preghiera attraverso i mezzi di comunicazione sociale.

Il mio pensiero va in modo particolare agli anziani, ai malati, collegati dalle proprie case o dalle case di riposo e di cura. A essi invio una parola di incoraggiamento e di riconoscenza per la loro testimonianza. Sono loro vicino.

(Regina caeli nel lunedì dell’Angelo)

1° Maggio

Orizzonti
di speranza

O Maria conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali per impedire il contagio non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per le conseguenze su economia e lavoro. Che questa dura prova finisca e ritorni un orizzonte di speranza.

(Rosario per invocare
la fine della pandemia)

10 Maggio

Istituito
il ministero laicale
di catechista

Non si può dimenticare, la moltitudine di laici e laiche che hanno preso parte direttamente alla diffusione del Vangelo attraverso l’insegnamento catechistico.

Uomini e donne animati da una grande fede e autentici testimoni di santità che, in alcuni casi, sono stati anche fondatori di Chiese, giungendo perfino a donare la loro vita.

Anche ai nostri giorni, tanti catechisti capaci e tenaci sono a capo di comunità in diverse regioni e svolgono una missione insostituibile nella trasmissione e nell’approfondimento della fede.

La lunga schiera di beati, santi e martiri catechisti, che ha segnato la missione della Chiesa, merita di essere conosciuta perché è una feconda sorgente non solo per la catechesi, ma per l’intera storia cristiana.

(Lettera apostolica in forma di motuproprio «Antiquum ministerium»)

23 Maggio

Non c’è
misericordia senza
correzione

Per rispondere adeguatamente alle esigenze della Chiesa in tutto il mondo appariva evidente la necessità di sottoporre a revisione anche la disciplina penale promulgata da san Giovanni Paolo ii , il 25 gennaio 1983, nel Codice di Diritto Canonico, e che occorreva modificarla in modo da permettere ai Pastori di utilizzarla come più agile strumento salvifico e correttivo, da impiegare tempestivamente e con carità pastorale ad evitare più gravi mali e lenire le ferite provocate dall’umana debolezza.

La negligenza di un Pastore nel ricorrere al sistema penale rende manifesto che non adempie rettamente la sua funzione.

Il nuovo testo introduce modifiche di vario genere al diritto vigente e sanziona alcune nuove figure delittuose.

(Costituzione apostolica «Pascite Gregem Dei» con cui viene riformato il libro vi
del Codice di Diritto Canonico
)

27 Giugno

Pace per
il Medio
oriente

La Sacra Famiglia cui avete scelto di consacrare il Medio oriente rappresenta la vostra identità e la vostra missione.

La consacrazione alla Sacra Famiglia convoca ciascuno a riscoprire come singoli e come comunità la vocazione di essere cristiani in Medio oriente, non solo chiedendo il giusto riconoscimento dei diritti in quanto cittadini originari di quelle amate terre, ma vivendo la missione di custodi e testimoni delle prime origini apostoliche.

(Lettera ai Patriarchi cattolici
della regione mediorientale)

Luglio

Progetti
di riconciliazione e non
di sventura
per il Paese
dei cedri

Ci siamo riuniti per pregare e riflettere, spinti dalla preoccupazione per il Libano, preoccupazione forte, nel vedere questo Paese, che porto nel cuore e desidero visitare, precipitato in una grave crisi.

Accompagnare il grido del popolo libanese deluso e spossato, bisognoso di certezze, di speranza, di pace.

(Discorso a conclusione della preghiera ecumenica «Insieme per il Libano»)

16 Luglio

Custodi della tradizione

Custodi della tradizione, i vescovi, in comunione con il vescovo di Roma, costituiscono il visibile principio e fondamento di unità nelle loro Chiese particolari.

Per promuovere concordia e unità, con sollecitudine verso coloro che in alcune regioni aderirono alle forme liturgiche antecedenti alla riforma voluta dal Vaticano ii , Giovanni Paolo ii e Benedetto xvi , hanno concesso la facoltà di utilizzare il Messale Romano edito da Giovanni xxiii nel 1962.

Nel solco dell’iniziativa di Benedetto xvi di invitare i vescovi a una verifica dell’applicazione del Summorum Pontificum, a tre anni dalla sua pubblicazione, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha svolto una consultazione nel 2020, i cui risultati sono stati ponderatamente considerati.

Desidero proseguire ancor più nella costante ricerca della comunione ecclesiale.

(Lettera apostolica in forma di Motuproprio «Traditionis custodes» sull’uso della Liturgia
Romana anteriore alla Riforma del 1970
)

25 Luglio

Vedere, condividere, custodire: per un’alleanza tra generazioni

Oggi c’è bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, c’è bisogno di condividere il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti.

Senza questa alleanza di vita, di sogni, di futuro, rischiamo di morire di fame, perché aumentano i legami spezzati, le solitudini, gli egoismi, le forze disgregatrici.

Spesso, nelle nostre società abbiamo consegnato la vita all’idea che “ognuno pensa per sé”. Ma questo uccide!

(Messa nella prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani )

6 Ottobre

Questo
è il momento della vergogna

Le Conferenze episcopale e dei religiosi e delle religiose francesi hanno ricevuto il rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa.

Ne risultano, purtroppo, numeri considerevoli. Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza e il mio dolore per i traumi che hanno subito e la mia vergogna, la nostra vergogna, per la troppo lunga incapacità della Chiesa di metterle al centro delle sue preoccupazioni.

E prego e preghiamo insieme tutti: “A te Signore la gloria, a noi la vergogna”: questo è il momento della vergogna.

Incoraggio voi, cari fratelli che siete venuti a condividere questo momento, i vescovi e i superiori religiosi a continuare a compiere tutti gli sforzi affinché drammi simili non si ripetano.

Esprimo ai sacerdoti di Francia vicinanza e sostegno davanti a questa prova, che è dura ma è salutare, e invito i cattolici francesi ad assumere responsabilità per garantire che la Chiesa sia una casa sicura.

(Ai fedeli francesi presenti all’udienza generale)

9 Ottobre

Per l’ambiente servono leggi urgenti, sagge e giuste

I Governi adottino rapidamente un percorso che limiti l’aumento della temperatura media globale e diano impulso ad azioni coraggiose, rafforzando anche la cooperazione internazionale.

Promuovano la transizione verso l’energia pulita e pratiche di uso sostenibile della terra preservando le foreste e la biodiversità; favoriscano sistemi alimentari rispettosi dell’ambiente e delle culture locali; portino avanti la lotta contro la fame e la malnutrizione; sostengano stili di vita, di consumo e di produzione sostenibili.

Si tratta della transizione verso un modello di sviluppo più integrale e integrante, fondato su solidarietà e su responsabilità; durante la quale andranno considerati anche gli effetti sul mondo del lavoro.

Non si tratta solo di scoraggiare e sanzionare le cattive pratiche, ma anche di incentivare e stimolare nuovi percorsi più consoni al traguardo da raggiungere.

Per questo occorrono leggi urgenti, sagge e giuste, che vincano gli stretti steccati di tanti ambienti politici e possano raggiungere un consenso adeguato e valersi di mezzi affidabili e trasparenti.

(Discorso ai partecipanti all’ Incontro interparlamentare preparatorio per la Cop26)

16 Ottobre

Non siamo condannati
alla
disuguaglianza

Non siamo condannati a ripetere un futuro basato sull’esclusione e la disuguaglianza, sullo scarto o sull’indifferenza; dove la cultura del privilegio sia un potere invisibile e insopprimibile e lo sfruttamento e l’abuso un metodo abituale.

(Videomessaggio in occasione del iv Incontro mondiale dei Movimenti popolari)

29 Ottobre

Non c’è più tempo

Non c’è più tempo per aspettare; sono troppi, ormai, i volti umani sofferenti di questa crisi climatica.

Bisogna agire con urgenza, coraggio e responsabilità.

Si tratta di un cambiamento d’epoca, di una sfida di civiltà per la quale vi è bisogno dell’impegno di tutti ed in particolare dei Paesi con maggiori capacità, che devono assumere un ruolo guida nel campo della finanza climatica, della decarbonizzazione del sistema economico e della vita delle persone, della promozione di un’economia circolare, del sostegno ai Paesi più vulnerabili per le attività di adattamento agli impatti del cambiamento climatico e di risposta alle perdite e ai danni derivanti da tale fenomeno.

(Messaggio alla Conferenza delle Parti alla Convenzione-Quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici [Cop26] a Glasgow)

19 Novembre

La piaga
del lavoro
minorile è una lesione della dignità umana

Il lavoro minorile è sfruttamento dei bambini nei processi produttivi dell’economia globalizzata a vantaggio di profitti e di guadagni altrui. È negazione del diritto dei bambini alla salute, all’istruzione, a una crescita armoniosa, che comprenda anche la possibilità di giocare e sognare.

Questo è tragico. Un bambino che non può sognare, che non può giocare, non può crescere. È derubare del futuro i bambini. È lesione della dignità umana.

(Alla Conferenza internazionale
«Sradicare il lavoro minorile,
costruire un futuro migliore»)

26 Novembre

Piena
cittadinanza alle persone disabili

La discriminazione è ancora troppo presente a vari livelli della vita sociale; essa si nutre di pregiudizi, di ignoranza e di una cultura che fatica a comprendere il valore inestimabile di ogni persona.

In particolare, considerare ancora la disabilità — che è il risultato dell’interazione tra le barriere sociali e i limiti di ciascuno — come se fosse una malattia, contribuisce a mantenere separate le vostre esistenze e ad alimentare lo stigma nei vostri confronti.

(Messaggio in vista del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità)

23 Dicembre

Conversione sinodale sulla via dell’umiltà

Noi, membri della Curia, per primi dobbiamo impegnarci in una conversione alla sobrietà. Se il Vangelo annuncia la giustizia, noi per primi dobbiamo cercare di vivere con trasparenza, senza favoritismi e cordate.

Se la Chiesa percorre la via della sinodalità, noi per primi dobbiamo convertirci a uno stile diverso di lavoro, di collaborazione, di comunione.

(Auguri natalizi alla Curia Romana)