· Città del Vaticano ·

La sofferenza dei mari artici fra emergenza climatica e inquinamento

Arcipelaghi di plastica

 Arcipelaghi di plastica  QUO-293
27 dicembre 2021
Il cielo tocca il mare sull’orizzonte estremo dell’isola artica di Lågøya, poche miglia a ovest di Nordautslandet, la terra più settentrionale dell’arcipelago delle Svalbard, oltre l’81° parallelo. A sole 600 miglia nautiche dal Polo Nord geografico, i passi dell’esploratrice Paola Catapano, comunicatrice scientifica del Cern , sono stati tra i pochissimi a calpestare la spiaggia dell’isola, sin dai tempi geologici della sua formazione in era proterozoica, oltre 500 milioni di anni fa. Qui è forte la sensazione di vivere un altro pianeta: un pianeta dalla bellezza solitaria, lugubre, ammaliante. Una grande bellezza che presto è sostituita da un’altrettanto grande vergogna. La meraviglia dell’incanto che cede il posto allo sgomento: «Ogni nostro passo si faceva largo tra corpi alieni, in senso ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati