
13 dicembre 2021
Se il sale perde di sapore non serve più a niente e deve essere buttato via. Forse vale la pena di fermarsi a meditare un po’ su quanto detto da Gesù. È possibile che chi si occupa di atomi e molecole ma anche la persona qualunque, che semplicemente prepara da mangiare per i propri figli, possa fornire qualche spunto a chi si occupa di “alte cose”?
Innanzitutto, il sale ha una struttura molto semplice, soprattutto il sale da cucina, composto di due soli atomi di segno opposto. Il più si attacca al meno ed è così che stanno insieme. Questa loro avidità, di un opposto che cerca l’altro, è anche alla base dell’altra proprietà essenziale del sale: da solo non è contento e si mescola molto volentieri con tutto quello che gli sta attorno. Le più grandi amiche delle ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati