
07 dicembre 2021
I
n Sogni di Bunker Hill (Einaudi, 2016, traduzione di Francesco Durante) ultima opera in assoluto di John Fante (1909-1983) e quarto romanzo della saga del suo alter ego Arturo Bandini, si scrivono continuamente lettere. Ci sono quelle che la cattolicissima mamma del protagonista inoltra al figlio; quelle che il surreale Duca di Sardegna invia, sottoforma di poesie, all’amata; e, tra le tante, quelle di Bandini stesso, le quali risultano perlopiù indirizzate alla famiglia rimasta in Colorado, alle donne in cui si imbatte a Los Angeles, ai “maestri” dell’industria cinematografica con cui ha a che fare, a soli ventun anni, e con cui lavora nell’attesa di diventare un grande, grandissimo scrittore. Ed è lo stesso romanzo — romanzo breve di 26 capitoli, in un certo senso autobiografico — che, a ben vedere, rappresenta una ...
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