San Giuseppe offre ancora oggi «una lezione importante»: ovvero che «amare non è pretendere che l’altro corrisponda alla nostra immaginazione»; al contrario vuol dire assumersi «la responsabilità della vita così come ci si offre». Proseguendo all’udienza generale nell’Aula Paolo vi le riflessioni sulla figura dello sposo di Maria, il Pontefice ha parlato in particolare ai fidanzati e alle coppie unitesi di recente in matrimonio. Perché, ha spiegato, «spesso la vita non è come ce la immaginiamo. Soprattutto nei rapporti di amore, di affetto, facciamo fatica a passare dalla logica dell’innamoramento a quella dell’amore maturo». Si tratta, ha spiegato, di «una scelta esigente, che invece di imprigionare la vita, può fortificare l’amore perché sia durevole di fronte alle prove del tempo». Infatti «l’amore di una coppia va avanti nella vita e matura ogni giorno», a differenza dell’amore del fidanzamento che «è un po’ romantico», più libero da preoccupazioni. Il vescovo di Roma ha anche ricordato la Giornata Mondiale contro l’Aids, pregando per «le tante persone affette da questo virus, per molte delle quali non è disponibile l’accesso alle cure».
- SEZIONI
- RUBRICHE
- DONNE CHIESA MONDO
- L'OSSERVATORE DI STRADA
- ABBONAMENTI
- ARCHIVIO
01 dicembre 2021
- Informazioni Utili
- Contatti
- Note Legali
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Link Utili
- Santa Sede
- Sala Stampa
- Vatican News
L'Osservatore Romano
00120 Città del Vaticano.
Tutti i diritti riservati
Cookie Policy
Il portale Osservatore Romano utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO