
15 novembre 2021
C’è un tema che torna spesso nelle pagine e nelle strofe di Gianni Rodari: l’errore. L’errore è il motore, la miccia, l’ingrediente che non può mancare, il protagonista senza il quale non c’è storia. Il lievito di ogni cosa.
E se nel 1964 usciva quello che sarebbe diventato un suo grande classico di filastrocche e racconti brevi, Il libro degli errori, non c’è praticamente scritto di Rodari che non li citi o non li richiami. «Gli errori – dirà lo scrittore di cui si è appena celebrato il duplice anniversario (il centenario dalla nascita e il quarantennale dalla morte) – sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli. (…) Certi errori possono essere utili strumenti per evocare alcune realtà, magari per conoscerle meglio. Si può insegnare al bambino non solo a ...
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