29 ottobre 2021
Una comoda carrozza ferroviaria inserita in un supertreno che sfreccia silenzioso a quasi 300 chilometri all’ora lungo una linea dell’alta velocità: difficile immaginare, per un viaggiatore solitario, anche in questo periodo di transizione socio-sanitaria come già in epoca pre-pandemica, un contesto culturalmente più favorevole. Un ambiente, cioè, più propizio alla concentrazione nella lettura, alla stesura manuale o elettronica di un testo, all’ascolto di musica con auricolari, mentre lo sguardo, a tratti, si volge a inseguire la fuga del paesaggio oltre il finestrino. Se poi si viaggia in compagnia di un parente, un amico, un collega, può persino accadere che da una normale conversazione (naturalmente a bassa voce, per non disturbare altri passeggeri intenti perlopiù a scrutare schermi e ...
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