· Città del Vaticano ·

Una casa paterna e materna

09 ottobre 2021

Pubblichiamo il saluto del cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, all’inizio dei lavori.

Un cordiale benvenuto a tutti. Saluto tutti i battezzati che oggi si uniscono attorno a lei, Santo Padre, e ai loro pastori, in questo processo sinodale di tutta la Chiesa. Non solo quanti sono qui presenti o che ci seguono via Zoom, perché impediti dalle restrizioni imposte dall’attuale situazione pandemica — un pensiero particolare ai cari fratelli e sorelle dell’Asia e dell’Oceania costretti a stare a casa: vi sentiamo vicini e vi portiamo nel cuore — ma anche a quanti, punti di contatto per il processo sinodale nelle diocesi o semplici fedeli, ci seguono in diretta grazie ai servizi forniti da Vatican Media e Vatican News.

Il feedback che abbiamo ricevuto dopo la pubblicazione del Documento preparatorio, è una conferma che sono tante le persone nel mondo che amano il Signore, la Sua Chiesa e l’umanità. Altrimenti come si può spiegare l’entusiasmo che sta generando questo suo appello, Santo Padre, per una Chiesa sinodale? Sono profondamente convinto che per molti di loro, non si tratta di un’adesione emotiva, attratti dal sogno di una Chiesa sinodale! Qui, siamo di fronte ad un moto generato dallo Spirito Santo che è già all’opera e ci precede in questo cammino tutto da scoprire.

Percepisco la difficoltà di alcuni fratelli e sorelle che si sentono ancora incerti e hanno paura di fronte a questo cammino, volutamente lasciato aperto quanto alle “cosiddette” decisioni da prendere. Mi rivolgo fraternamente a loro dicendo: non abbiate paura di farci sapere le vostre paure. La Segreteria del Sinodo è qui anche per ascoltare le vostre perplessità e i vostri timori: possono essere salutari per questo processo sinodale.

Benvenuti quindi anche a voi, in questa casa paterna e materna. Paterna perché è il Padre che per mezzo dello Spirito ci sta convocando per seguire Gesù. È poi casa materna perché la Chiesa è madre che stende le braccia per offrire a tutti la sua tenerezza. La Chiesa è così una famiglia. E in quanto famiglia, sono certo che il vincolo di amore — che permette ad ogni famiglia di vivere e rimanere unita, e di riconoscersi famiglia anche nei momenti di incomprensione o nella paura — saprà preservare la nostra unità quali membri della famiglia di Dio.