
06 ottobre 2021
Incominciare a camminare presto molto presto addirittura a «sette, otto mesi», spiega Antonia Salzano, la mamma del beato Carlo Acutis (1991-2006). Quel prodigioso pargolo, nato di tre chili e mezzo e lungo cinquantasette centimetri, in una stanza, della Clinica Portland di Londra, al numero 205-209 di Great Portland Street, palpitava e anzitempo si mise a camminare perché aveva necessità di imboccare senza troppi indugi il “casello autostradale” che lo avrebbe portato in cielo attraverso l’eucaristia. E proprio lo stesso Acutis — il quindicenne stroncato da una leucemia fulminante — amava sottolineare: «L’eucaristia è la mia autostrada per il cielo». Prima di fare ritorno in Italia nel milanese, pochi giorni dopo la nascita, Carlo riceve a Londra il battesimo nella chiesa di Our Lady of ...
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