
07 settembre 2021
Roma, primo decennio del secolo scorso. Per le vie della capitale si aggira un giovane in abiti eleganti che con la sua grossa macchina fotografica scatta ovunque e immortala chiunque: i notabili della politica e la gente del popolo nella vita di ogni giorno; il potere nella sua veste ufficiale così come nei retroscena, anche i più intimi, e i variegati frequentatori dell’ippodromo; la modernità dei dirigibili e degli aeroplani, il mondo dello spettacolo, dello sport e l’immancabile cronaca nera.
Si chiama Adolfo Porry-Pastorel e lascerà un segno nella storia della fotografia come l’inventore del fotogiornalismo italiano; per qualcuno un antesignano dei “paparazzi”, definizione, questa, però decisamente riduttiva per un personaggio capace di reinventare il modo di interpretare le notizie e di porgerle ...
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