
20 agosto 2021
Ci ha pensato madre Teresa di Calcutta a trovare trent’anni fa, nell’estate del 1991, in un angolo remoto dell’Albania, un vescovo e un prete, isolati da un regime che li aveva perseguitati, ingiustamente condannati, incarcerati e torturati. Ma loro non avevano rinnegato la fede in Cristo e la fedeltà al Papa, resistendo a lusinghe e minacce di un sistema che si era vantato di essere «il primo Stato ateo al mondo».
E con il suo stile pratico madre Teresa non perse tempo. Del resto, a lei — di origine albanese — «di andare a vedere cosa restasse del clero dopo la lunga notte della persecuzione glielo aveva chiesto Giovanni Paolo ii » ricorda oggi uno di quei due preti scampati alla strage: Ernest Simoni, che Papa Francesco ha creato e pubblicato cardinale nel 2016.
L’altro prete era un vescovo, l’unico ...
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