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Il racconto

Fratelli tutti, con musiche e culture diverse

 Fratelli tutti, con musiche e culture diverse  QUO-181
11 agosto 2021

Fratelli tutti, nessuno escluso, anche attraverso le tradizioni musicali e artistiche più popolari. Ed è proprio in questo spirito di condivisione di culture tra popoli diversi che stamani, mercoledì 11 agosto, Papa Francesco ha accolto a braccia aperte all’udienza generale i coloratissimi gruppi folkloristici che rappresentano le genti del Perú e di Tahiti. E insieme con loro il Pontefice — che nell’aula Paolo vi ha salutato in modo particolare le persone malate e con disabilità — ha significativamente voluto fare anche una fotografia. Per incoraggiarli nella loro passione.

Nonostante la pandemia, le due vivaci realtà “Imagines Perú” e “Aloha Tahiti” — anche con i gruppi del Messico (“Romatitlan” con i leggendari mariachi) e del Senegal (Ballet “Sunu Africa”) — stanno dando vita a Cori, dal 5 al 16 agosto, al Latium world folkloric festival che propone, appunto, «musiche, danze e arti di strada popolari del mondo per una cultura della pace, della solidarietà e della tolleranza».

Non mancano i gruppi italiani arrivati a Cori da Potenza Picena, Amatrice, Sermoneta e Alatri. «È una manifestazione di folklore internazionale con risvolti sociali e solidali sul territorio» spiega il presidente del festival, Tommaso Ducci. «Si svolge ogni anno a Cori e in altre città del Lazio con la collaborazione del Conseil international des organisations de festivals de folklore et d’art traditionnels, ong partner dell’Unesco».

«L’obiettivo del Latium festival è creare un’occasione di incontro» aggiunge Ducci, rilanciando l’importanza dell’incontro con il Papa. Del resto, «le emozioni che suscita il linguaggio culturale della musica e della danza tradizionale rappresentano le vie basilari per costruire un dialogo e un confronto, perché si possa raggiungere una migliore armonia tra i popoli». E «musica e danza tradizionale sono tra i mezzi più efficaci per favorire la comunicazione, l’aggregazione e l’integrazione fra le persone, valorizzando le identità e le caratteristiche di ogni popolo».

Durante l’udienza, il regista Dallas Jenkins e l’attore Jonathan Roumie hanno presentato al Papa le prime due serie The Chosen — che racconta la vita di Gesù e dei discepoli — lanciate negli Stati Uniti d’America dalla piattaforma di streaming VidAngel, con 230 milioni di visualizzazioni: dal 27 agosto la prima serie sarà disponibile anche in tedesco.

Roumie, che veste i panni di Gesù nel film, è un attore newyorchese con padre egiziano e moglie di origine palestinese. Jenkins fa presente che The Chosen è realizzato con la collaborazione di autori di diverse denominazioni cristiane.