
09 agosto 2021
Il progressivo peggioramento della crisi ambientale e delle conseguenti tragedie umanitarie spinge l’opinione pubblica mondiale ad essere sempre più critica verso gli eventi internazionali destinati a decidere la politica globale sul clima. D’altro canto, se a dispetto di migliaia di incontri governativi, dal primo Summit di Rio de Janeiro del 1992 le emissioni di gas serra non hanno fatto altro che aumentare, verrebbe piuttosto da chiedersi se la critica dell’opinione pubblica non sia ancora troppo timida, visto che ad essere in gioco è la sopravvivenza stessa dell’umanità.
Il 23 luglio scorso si è concluso a Napoli l’incontro dei ministri dell'Ambiente dei 20 Paesi con le economie più forti al mondo, responsabili dell’85 % delle emissioni di gas clima-alteranti. L’aspettativa dei cittadini era molto ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati