03 agosto 2021
«Passeranno alla storia come i Giochi condizionati dalla pandemia. La società nipponica è divisa tra quanti hanno osteggiato le Olimpiadi e una parte minoritaria che, secondo i sondaggi, era favorevole all’organizzazione. I Giochi sono sempre stati un forte simbolo di unità tra la gente e di fratellanza tra i popoli. La pandemia ha notevolmente svuotato questo significato»: così racconta a «L’Osservatore Romano», padre Kajiyama Yoshio , provinciale dei gesuiti in Giappone. Nella nazione nipponica il movimento di protesta popolare che ha rifiutato i Giochi si basa essenzialmente sulla paura di una maggiore diffusione del covid-19. D’altro canto, in un evento universale di tal genere, «il governo voleva fortemente organizzarli per mostrare al mondo la piena ripresa, a dieci anni dal ...
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