19 luglio 2021
William Wyler appartiene a quella strana ma non scarna categoria di artisti il cui successo va di pari passo con una generale sottovalutazione dei loro meriti. Il torto maggiore di questo grande regista è stata la sua fedeltà allo studio-system, che gli ha garantito i riconoscimenti elargiti dal gotha hollywoodiano – ben tre Oscar – ma ha finito anche per affibbiargli la nomea di soldato al servizio dei produttori, di solido ma sostanzialmente anonimo artigiano. Eppure, a osservare oggi la sua filmografia, si può notare non soltanto una media qualitativa davvero impressionante, ma anche scelte artistiche per l’epoca tutt’altro che scontate e in alcuni casi da autentico precursore, capaci di delineare i connotati di un personaggio multiforme che si è adattato alla catena di montaggio hollywoodiana senza farsi ...
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