Il 1° luglio
«Il 1° luglio ricorrerà il 160° anniversario della prima edizione de “L’Osservatore Romano”, il “giornale del partito”, come lo chiamo io. Tanti auguri e grazie tante per il vostro servizio. Continuate il vostro lavoro con fedeltà e creatività». All’Angelus della solennità dei Santi Pietro e Paolo, il Papa ha voluto sottolineare così la ricorrenza dei centosessant’anni di fondazione del “suo” giornale e richiamare l’antico e profondo legame che ha con la testata.
«Io lo leggo tutti i giorni e, quando non esce la domenica, mi manca qualcosa», dice infatti Francesco in un’intervista — di cui domani pubblicheremo il testo integrale — rilasciata al regista Francesco Zippel, per un documentario della Dazzle Comunications in corso di realizzazione. «Anche in Argentina — continua il Pontefice nell’intervista — l’edizione in lingua spagnola settimanale la leggevo tutta, perché so che è un legame con la Santa Sede, con il magistero e con la vita della Chiesa, con la storia della Chiesa».
Per festeggiare la ricorrenza «L’Osservatore Romano» dal 1° al 5 luglio uscirà con cinque inserti “speciali” di quattro pagine, che inaugureranno una serie di iniziative in programma lungo tutto l’anno, con altre edizioni speciali ed eventi. Lo spirito non è quello della celebrazione nostalgica di un passato glorioso. È piuttosto uno slancio propositivo, aperto alle sfide del futuro su cui si è voluto aprire una discussione, porre una domanda: se è vero che viviamo un “cambiamento d’epoca”, come sta mutando e come vogliamo che si trasformi il giornalismo? Può essere l’enciclica Fratelli tutti un’indicazione per la via di un “giornalismo di fratellanza” come risposta alla crisi che l’irruzione della pandemia ha riproposto in modo drammatico e ineludibile?
La questione è stata posta ai direttori di diverse testate giornalistiche, italiane e internazionali, e le risposte, notevoli per quantità e qualità, sono state raccolte negli inserti speciali che da domani verranno pubblicati: i direttori di «El Pais» e «Le Monde», di «Avvenire», «Corriere della Sera» e «la Repubblica», della «Fohla de S. Paulo» e di «Limes», de «La Semaine Africaine» e di «Scarp de’ tennis» non si sono sottratti e hanno riflettuto e immaginato in modo concreto, costruttivo.
Inoltre, proprio da domani 1° luglio partirà la campagna promozionale che prevede la possibilità di abbonarsi alle versioni digitali del giornale (l’edizione quotidiana italiana + le edizioni settimanali nelle sei lingue principali), per un anno al prezzo di 20 euro.
Infine, sempre domani, per la prima volta la rubrica “La buona notizia” — con la meditazione del Vangelo della domenica — porterà la firma autorevole di cinque donne, esperte di Bibbia e di spiritualità, alcune delle quali già collaboratrici del mensile «Donne Chiesa Mondo».