· Città del Vaticano ·

Guarire, per diventare
il mantello di Cristo

 Guarire,  per diventare il mantello di Cristo  QUO-139
22 giugno 2021

Una bimba di dodici anni che sta morendo e una donna che da altrettanto tempo perde sangue. L’Evangelista Marco incrocia due storie: quella di una bambina che sta naufragando prima di diventare adulta e quella di una donna che ha una femminilità sanguinante; e nel frattempo appare un padre, capo di Sinagoga, che non riesce a tenere in vita la figlia che ha generato, in parallelo con dei medici che hanno torturato la loro povera paziente, «senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando».

Donne che soffrono e uomini che non le sanno aiutare... eppure il discorso è ancora più esteso: quanti adolescenti che sembrano irretiti nelle grinfie del nulla prima di divenire adulti, e quante donne e uomini che non riescono a vivere la loro maternità o paternità... e tanta vita sprecata, tanta bellezza che non sboccia e non arriva al suo frutto.

C’è bisogno di padri che sappiano chiedere aiuto sperando contro ogni speranza, e di donne e uomini che non si rassegnino al dolore interiore, a quella ferita nascosta che sanguina in tanti di noi.

Quella donna torturata inutilmente dalle terapie del mondo è l’umanità, e ha bisogno di sentir parlare di Gesù, ha necessità di qualcuno che gli racconti la potenza di Cristo.

Questa umanità, poi, ha bisogno di trovarlo dove Lui ha scelto di farsi incontrare, in mezzo a quella folla che lo circonda che è la Chiesa, e ha urgenza di toccarlo.

Tutti noi, per il nulla che ci insidia, abbiamo bisogno di toccare mille volte Cristo, e guarire. Ma c’è un altro livello: guarire, sì, ma per diventare il mantello di Cristo.

Come potranno, infatti, i giovani toccare il Verbo della vita se non perché si imbattono in uomini e donne che vivono questa Sua vita?

Abbiamo tante cose da fare, ciascuno nella propria missione, ma, sempre e comunque, la cosa più importante è di essere una frangia del Suo mantello, ossia vivere ogni aspetto della nostra fragile umanità come qualcuno che sta con un Altro, fa le cose con Lui, cammina con Lui. Allora Lo troveranno dalle nostre parti.

di Fabio Rosini