· Città del Vaticano ·

Forum promosso dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita

Nel sacramento
del matrimonio
una missione per le famiglie

 Nel sacramento del matrimonio una missione per le famiglie  QUO-135
17 giugno 2021

Le famiglie devono riscoprire che con il sacramento del matrimonio hanno ricevuto una missione da condividere con i pastori. Lo ha affermato il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, concludendo il forum online “A che punto siamo con Amoris laetitia? Strategie per l’applicazione dell’esortazione apostolica di Papa Francesco”, svoltosi dal 9 al 12 giugno, coinvolgendo i responsabili degli uffici per la pastorale familiare delle Conferenze episcopali, i movimenti e le associazioni familiari internazionali.

Intervenendo al termine dei lavori — una delle iniziative per l’anno speciale dedicato, da marzo 2021 a giugno 2022, alla “Famiglia Amoris laetitia” — il porporato ha spiegato che nella parrocchia, considerata la famiglia delle famiglie, vivono in armonia piccole comunità, movimenti ecclesiali e associazioni. Per questa sua natura, essa può offrire un grande contributo alla pastorale familiare.

Il prefetto ha anche fatto notare che occorre una formazione più specifica per sacerdoti, diaconi, religiosi, catechisti e altri operatori della pastorale, e ha sottolineato che serve una maggiore presenza dei laici nei percorsi formativi. Infatti, la formazione delle persone che accompagnano le coppie nella preparazione al matrimonio deve essere una priorità. In particolare, i coniugi che si dedicano a questa attività devono creare una catena di formatori per avviare iniziative che si estendano a più famiglie in crescita.

Il cardinale ha poi rimarcato che la pastorale familiare deve essere fondamentalmente missionaria per poter arrivare alle persone nei luoghi e nelle situazioni in cui si trovano. Una particolare attenzione deve essere riservata alle famiglie in crisi coniugale o in altre situazioni di difficoltà e una cura pastorale va rivolta a quanti sono separati, divorziati o abbandonati e alle famiglie lontane dalla Chiesa. Prestando particolare riguardo a bambini, disabili e anziani.

Infine Farrell ha raccolto la richiesta dei partecipanti di proseguire nel lavoro comune grazie a una rete di relazione tra Santa Sede e Conferenze episcopali, movimenti e associazioni in uno spirito di autentica comunione e stima reciproca.

L’incontro si era aperto, mercoledì 9 giugno, con il videomessaggio di Papa Francesco nel quale chiedeva di coinvolgere di più i fedeli laici e in particolare le coppie nella pastorale, per costruire insieme il tessuto ecclesiale. Nell’ultima giornata del webinar, per la prima volta, tutti i delegati di pastorale familiare a livello di Conferenze episcopali nazionali e regionali, e di movimenti e associazioni internazionali, si sono riuniti con i responsabili del Dicastero per celebrare il quinto anniversario della esortazione apostolica sull’amore nella famiglia. Moderata da padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero, la sessione è stata articolata in due momenti. Il primo, sul tema “La fragilità delle famiglie”, è stato aperta dalla relazione dell’arcivescovo argentino Victor Fernández, su “Accompagnare, discernere e integrare la fragilità”. È seguito un dibattito, dal quale è emerso il desiderio di condividere le buone pratiche e le testimonianze che aiutano a prevenire i diversi tipi di difficoltà nelle famiglie e di curare le ferite aperte. Sono state anche rilanciate le diverse iniziative programmate per l’Anno “Famiglia Amoris laetitia”, a cominciare dalla prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, istituita il 31 gennaio da Papa Francesco, che sarà celebrata domenica 25 luglio, il cui cuore sarà l’incontro tra nonni e nipoti, tra le diverse generazioni. A causa della pandemia da covid-19, in varie aree geografiche il perdurare dell’emergenza sanitaria impedirà agli anziani di partecipare. Per questo motivo i giovani sono invitati ad andare a trovarli, se le condizioni lo permettono, oppure a incontrarli tramite i social o via web.

di Nicola Gori