· Città del Vaticano ·

Dal 16 giugno al 19 ottobre la manifestazione «Road to Rome» dedicata alla via Francigena

Quella sempre attuale
ricerca del divino

Un tratto italiano della via Francigena
01 giugno 2021

Tra i caratteri propri dell’Europa si è ormai affermata l’abitudine diffusa di effettuare viaggi a piedi, lunghi centinaia di chilometri, sulle tracce di quel reticolo stradale che nel medioevo veniva percorso da mercanti, chierici e pellegrini. L’eredità sacra è resa evidente dal contesto nel quale la pratica si inserisce, a cominciare dal Cammino di Santiago, che dichiara un’esplicita continuità con l’uso medievale di recarsi alla tomba del santo per motivi di devozione. Il cammino micaelico, nel luoghi dedicati all’arcangelo Michele, la via di Olaf, sulle tracce del santo norvegese, come la via Francigena, ricostruita sull’itinerario percorso da Canterbury a Roma dal vescovo Sigerico e poi proseguito fino a Santa Maria di Leuca sulle tracce dei pellegrini in cammino alla volta di Gerusalemme e dei luoghi santi dicono tutti della riscoperta, discreta e non esibita, di una prassi dai contenuti spirituali diversificati ma comunque sempre presenti.

Il semplice camminare per giorni e settimane portandosi sulle spalle il necessario non è esercizio neutrale. È stato sottolineato che per i credenti tali esperienze si configurino come meditazioni sul mistero dell’incarnazione per le modalità di relazione che si creano con il proprio corpo, posto in una condizione di protagonismo che la quotidianità urbana troppo spesso gli nega. «Caminante, no hay camino, se hace camino al andar», così recitano i versi di Antonio Machado, pubblicati nel 1912 e oggi bandiera dei pellegrini e dei viandanti che attraversano in tutte le direzioni il continente europeo. La rinascita nel secolo scorso del Cammino di Santiago, luogo dello spirito medievale da accostare alle grandi cattedrali gotiche, delle quali è modello contemporaneo la Sagrada Família di Antoni Gaudí a Barcellona, dà alla Spagna il privilegio della primazia in questo ambito; per parte sua l’Italia può sostenere a ragione di essere attraversata in tutta la sua lunghezza dal più bello dei percorsi a piedi rinati in Europa negli ultimi decenni: la Via Francigena. La Francigena è stata riconosciuta nel 1994 Itinerario culturale dal Consiglio d’Europa che ha individuato l’Associazione Europea delle vie Francigene (Aevf), fondata il 7 aprile 2001, come referente istituzionale per la tutela e valorizzazione del percorso. A vent’anni dalla nascita l’Aevf ha deciso di celebrare la ricorrenza nell’unico modo nel quale i versi di Antonio Machado consentono di farlo: con una camminata lungo tutto il percorso della Francigena, da Canterbury a Santa Maria di Leuca, attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e poi otto regioni italiane, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Puglia, per un totale di oltre tremilatrecento chilometri, attraversando il territorio di 637 comuni. Dal 16 giugno al 19 ottobre si svolgerà dunque la manifestazione «Via Francigena. Road to Rome 2021. Start again» che oltre a incontri e festeggiamenti avrà il suo cuore pulsante in una staffetta di gruppi di pellegrini, per un totale superiore ai cento testimonial che si alterneranno camminando ogni giorno lungo un tracciato ormai fissato, messo in sicurezza e segnalato in modo adeguato. La natura stessa della manifestazione prevede l’accoglienza e lo scambio con quanti intendano aderire, con i tempi e le modalità che preferiscono, in gruppo o isolatamente. Il sito internet fornisce tutte le informazioni necessarie relative al calendario e alle 158 tappe nelle quali il percorso è organizzato. L’unica raccomandazione è quella di prenotare per tempo le strutture di accoglienza, che si prevede verranno messe sotto pressione. Anche se le cifre sono lontane da quelle raggiunte dal Cammino di Santiago, che nelle sue varie articolazioni ha superato le trecentomila presenze nel 2019, ultimo anno pre-covid da poter considerare, si calcola che i pellegrini a percorrere almeno un tratto della Via Francigena siano stati nello stesso anno oltre cinquantamila. I Paesi di provenienza di quanti hanno camminato lungo il tracciato sono circa sessanta, con una prevalenza di italiani. Seguono francesi, tedeschi ed europei di altre nazionalità ma numerosi sono gli statunitensi, i canadesi e i brasiliani, mentre dall’Asia giungono pellegrini soprattutto da Cina, Corea del Sud e Giappone. Né mancano gli australiani, da sempre considerati amici della Via Francigena. In questo tempo di speranza per una liberazione dal covid e dalle limitazioni che la pandemia impone, Road to Rome 2021 si presenta come un appuntamento significativo per il rilancio di una prassi di impiego del tempo libero positiva, frugale e rispettosa di fruizione dell’ambiente e di condivisione delle esperienze.

di Sergio Valzania