
Il riconoscimento ufficiale della santità di un fedele cattolico è sicuramente un’antica tradizione nella Chiesa. Ad occuparsene oggi è la Congregazione delle cause dei santi, le cui origini remote risalgono a quella Sacra Congregazione dei riti creata da Papa Sisto
La divisione della Congregazione dei riti in due organismi diversi, già ventilata in seno alla commissione per la riforma della Curia promossa da san Pio X, venne realizzata da san Paolo
Un nuovo assetto le è stato dato dalla costituzione apostolica Divinus perfectionis Magister del 25 gennaio 1983 e dalle rispettive Normae servandae in inquisitionibus ab Episcopis faciendis in Causis Sanctorum del 7 febbraio 1983, con le quali si è provveduto a una profonda riforma della procedura delle cause di canonizzazione (che vanno istruite dai vescovi diocesani iure proprio) e alla ristrutturazione del dicastero, dotato tra l’altro di un collegio di relatori, con il compito di curare la preparazione delle Positiones super martyri, super vita, virtutibus et fama sanctitatis oppure super oblatione vitae dei servi di Dio.
Dall’inizio del prossimo anno accademico, il dicastero, insieme alla Pontificia università Lateranense, inizierà un Corso di alta formazione che sostituirà l’attuale Studium istituito nel 1984 e sarà destinato a quanti — sacerdoti, religiosi, laici — potranno essere chiamati a intervenire nelle fasi diocesana e romana (postulatori, delegati vescovili, promotori di giustizia, notai, ecc.) delle cause. Il dicastero possiede un ricco archivio storico, che conserva anche quello dell’antica Congregazione dei riti. La consultazione è gratuita e aperta a studiosi qualificati, che abbiano interesse a compiere indagini di carattere scientifico.
Con la costituzione apostolica di san Giovanni Paolo
Attualmente il dicastero annovera nel suo organico — oltre al prefetto, al segretario e al sotto-segretario — 29 dipendenti. In maggioranza sono di nazionalità italiana (20): con loro lavorano anche due spagnoli, un polacco, un indiano, un portoghese, un francese, uno statunitense, una filippina, una svizzera. I postulatori approvati per le cause in fase romana sono circa quattrocento.