Il vero progresso nella vita spirituale non consiste nel «moltiplicare le estasi» ma nella capacità di «perseverare» nella preghiera «anche in tempi difficili». Lo ha sottolineato Papa Francesco all’udienza generale di mercoledì 19 maggio, svoltasi nel cortile di San Damaso alla presenza di un piccolo gruppo di fedeli. Proseguendo il ciclo di riflessioni dedicate all’orazione, il Pontefice ha svolto la catechesi sul tema «Distrazioni, aridità, accidia»: tre «difficoltà molto comuni» che — ha spiegato commentando la lettura tratta dal Vangelo di Luca 21, 34-36 — vanno conosciute, «identificate e superate». La prima era chiamata da santa Teresa “la pazza della casa”; la seconda fa pensare a quando Gesù non c’è, è nella tomba, e di conseguenza «siamo soli»; mentre l’ultima, alimentata «dalla presunzione, può condurre alla morte dell’anima».
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19 maggio 2021
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