· Città del Vaticano ·

Inaugurato il Centro di chirurgia pediatrica di Emergency a Entebbe

Dall’Uganda il sogno
di una rete sanitaria d’eccellenza in Africa

 Dall’Uganda il sogno di una rete sanitaria d’eccellenza in Africa   QUO-104
10 maggio 2021

Inaugurato solo da pochi giorni il Centro di chirurgia pediatrica di Emergency a Entebbe, in Uganda, destinato a bambini e ragazzi sotto i 18 anni, ospita già alcuni pazienti, a conferma di quanto fosse necessaria e strategica la presenza in quei luoghi di una struttura simile, visto che la mortalità infantile sotto i cinque anni è di 49 decessi su 1000 nati ed il 30% di questi causato dalla mancanza di cure chirurgiche adeguate: «Il modo migliore per aiutare l’Africa è fare lì quelle stesse cose vorremmo avere anche da noi in Italia — ha detto Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency — siamo andati in Uganda con tutte le competenze, gli equipaggiamenti e la tecnologia necessaria a fare chirurgia di alto livello e con una struttura straordinaria».

Un sogno condiviso con l’architetto Renzo Piano che ne ha sviluppato il progetto con il suo Studio Rpbw pro bono, da Studio TAM associati e dalla Building Division di Emergency. Ubicato in una posizione a 1.200 metri di altezza, adiacente al lago Vittoria, è stato realizzato all’insegna della sostenibilità ambientale, del risparmio dell’energia e delle risorse; agganciato alla rete elettrica nazionale utilizza comunque un impianto di 2.500 pannelli fotovoltaici, mentre la muratura è stata fatta utilizzando l’argilla rossa derivante dagli scavi del cantiere, mettendo in atto l’antica tecnica del pisé che evita, in modo naturale, la dispersione di caldo e freddo. Complessivamente 900.700 metri quadrati che ospitano fra l’altro 3 sale operatorie, 72 posti letto di cui 6 in terapia intensiva e 16 di terapia subintensiva, una sala di osservazione e stabilizzazione, 6 ambulatori, aule per lo studio e la formazione del personale sanitario, foresteria per pazienti stranieri.

Edificato su un terreno messo gratuitamente a disposizione dal governo ugandese, che ha contribuito anche al 20% delle spese e garantirà con la medesima percentuale ogni anno la copertura per la gestione dell’ospedale, il Centro di chirurgia pediatrica è il secondo tassello di Anme, ovvero la Rete sanitaria d’eccellenza in Africa fondata nel 2010 assieme ad altri 11 Paesi africani, su iniziativa di Emergency allo scopo di pensare, progettare e costruire strutture che assolvano agli specifici bisogni sanitari su base regionale. Proprio l’Uganda, che è stato fra i primi Paesi aderenti all’Anme, aveva manifestato l’esigenza di incrementare la chirurgia pediatrica nello stato che, confinante con Congo, Ruanda, Kenya, Tanzania e Sud Sudan, è inoltre strategico per divenire punto di riferimento per tutto il continente. La struttura, che non prevede la chirurgia d’urgenza, si compone, a regime, di uno staff di 385 persone, di cui 179 personale sanitario. L’80% di chirurghi, infermieri, farmacisti e tecnici è composto da professionisti locali e per il restante 20% internazionale. Lo staff non medico è costituito per il 95% da ugandesi.

Fra le priorità cui dovrà rispondere il Centro di chirurgia pediatrica di Emergency, le numerose malformazioni congenite, problemi urologici e ginecologici, anomalie del tratto gastro-intestinale, patologie del sistema biliare, cheiloschisi, come il labbro leporino che colpisce un neonato su 800: «Abbiamo la responsabilità di curare ogni bambino africano — sottolinea Gino Strada — esattamente come faremmo con un bambino italiano».

di Susanna Paparatti