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07 aprile 2021

L’Aquila ricorda le vittime del terremoto


Un fascio di luce si staglia verso il cielo. L’Aquila ha ricordato il dodicesimo anniversario del sisma che il 6 aprile 2009 alle ore 3.32 ha colpito il capoluogo dell’Abruzzo assieme a 56 comuni nelle province dell’Aquila, Teramo e Pescara. Nella chiesa di Santa Maria del Suffragio risuonano i nomi delle vittime delle scosse. Trecentonove persone hanno perso la vita e circa 100.000 sono state sfollate. Nell’omelia della celebrazione eucaristica, il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila ha ricordato: «Il tempo non cicatrizza queste ferite: ed è giusto così, perché testimonia un valore perenne! L’importante è che non si infettino. Questa sofferenza va avvicinata e condivisa con rispetto, secondo la sapienza e con la sensibilità della Pasqua. Il dramma del terremoto ha reso ancora più “Popolo” la gente aquilana», ha sottolineato il porporato, presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana, perché «la comune tragedia, affrontata “insieme”, ha stretto, con nodi inscindibili, il mutuo senso di appartenenza». Neanche quest’anno è stato possibile organizzare la fiaccolata per fare memoria della ferita della comunità. Le dirette delle celebrazioni sono state però condivise sui canali social dell’arcidiocesi dell’Aquila. Una luce si è accesa alle finestre di tanti cittadini che, nella sera del lutto, hanno scelto di illuminare le finestre e i balconi degli edifici per partecipare alla notte della memoria, cercando di guardare con speranza a un domani migliore.

Visita virtuale del duomo di Modena


Un viaggio tra storia, arte e bellezza. Vissuta la Santa Pasqua, la visita ai capolavori artistici continua in maniera virtuale. Rispettando le restrizioni sugli spostamenti, si sono moltiplicate le mostre a distanza. Così avviene anche nel sito mondiale Unesco della città di Modena. All’indirizzo internet www.unesco.modena.it/visita-virtuale-duomo è possibile infatti visitare il duomo della città emiliana. La prima pietra è stata posata il 9 giugno 1099. La cattedrale di Maria Assunta, consacrata nel 1184, custodisce le spoglie di san Geminiano, vescovo e patrono della città. Durante l’attuale pandemia, i percorsi online sono stati integrati da video dedicati in particolare a supporto didattico di insegnanti e studenti. Nel 1997 la cattedrale di Modena, la Torre della Ghirlandina e piazza Grande sono stati dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco poiché «Il complesso di Modena è una testimonianza eccezionale della tradizione culturale del xii secolo e uno degli esempi eminenti di complesso architettonico in cui i valori religiosi e civici si trovano coniugati in una città cristiana del Medioevo». Il sito diocesano è www.chiesamodenanonantola.it.

a cura di Fabio Bolzetta