· Città del Vaticano ·

Iniziative di solidarietà della Congregazione per le Chiese orientali

Carità e condivisione

 Carità e condivisione  QUO-058
11 marzo 2021

La  Colletta per la Terra Santa nasce dalla volontà dei Papi di mantenere forte il legame tra tutti i cristiani del mondo e i Luoghi santi. È la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi santi e lo strumento che la Chiesa si è data per mettersi a fianco delle comunità ecclesiali del Medio oriente.

Nei tempi più recenti, Paolo VI, attraverso l’esortazione apostolica Nobis in animo (25 marzo 1974), diede una spinta decisiva in favore della Terra Santa.

La Custodia francescana attraverso la Colletta può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata: custodire i Luoghi santi, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive di Terra santa, attraverso tante attività di solidarietà, come ad esempio il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali.

I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.

Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il restante 35% va alla Congregazione per le Chiese orientali, che lo utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio oriente.

In sintesi riportiamo quanto la Congregazione ha ricevuto nel 2020 e come è stato distribuito, espresso in dollari statunitensi. Le offerte pervenute nell’anno 2020 per la Colletta di Terra Santa sono state di 7.165.603,58 dollari statunitensi (Us$). Le offerte pervenute nel 2020 dalla Custodia per gli anni precedenti ammontano a 2.610.000 Us$, per un totale di 9.775.603,58.

Formazione accademica, spirituale e umana di seminaristi e sacerdoti delle Chiese sotto la giurisdizione della Congregazione


Grazie alla Colletta si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiosa e istituzioni culturali nei territori di competenza, sostenendo sotto varie forme (borse di studio, tasse universitarie e ogni altra necessità sanitaria) anche a Roma, giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici. Il nuovo collegio aperto quattro anni fa per ospitare le religiose che provengono da diversi Paesi orientali, accoglie quest’anno 32 studentesse. Sono circa 300 gli studenti, che beneficiano della borsa di studio, ospiti in 7 collegi di competenza del Dicastero.

Inoltre, il Dicastero contribuisce al sostentamento del Pontificio Istituto orientale (Pio), istituzione accademica superiore con due facoltà, scienze ecclesiastiche orientali e diritto canonico orientale, di cui è gran cancelliere il cardinale prefetto. Per la formazione dei seminaristi, dei sacerdoti e delle suore presenti a Roma, oltre al mantenimento dei collegi sono stati spesi 1.064.142 dollari statunitensi. Per il Pio ne sono stati concessi 1.227.100. I sussidi straordinari per la collaborazione culturale ammontano a 50.000, per un totale di 2.341.242 Us$.

Sussidi per l’attività scolastica


La diocesi patriarcale di Gerusalemme, la Custodia francescana, le Chiese orientali della Terra Santa e gli istituti religiosi sono impegnati per la formazione scolastica dei giovani della Terra Santa. Tenute presenti le particolari circostanze in cui versano gli studenti cristiani e preso in considerazione l’arrivo di migliaia di ragazzi in età scolare dalla Siria e Iraq in Terra Santa, la Congregazione per le Chiese orientali ha deciso di non ridurre la somma dei sussidi anche per l’anno accademico in corso.

È notevole anche l’operato del Segretariato di solidarietà nel coordinamento e distribuzione dei sussidi alle istituzioni scolastiche gestite dalle summenzionate istituzioni.

Una tra le prestigiose fondazioni che assicura la formazione accademica è la Bethlehem university. Quasi 3.300 giovani, musulmani e cristiani, vengono formati intellettualmente e umanamente con la speranza di impegnarsi nella costruzione di un Paese dove regni rispetto reciproco e dove sia preservata la dignità umana. È apprezzabile l’impegno dei fratelli de La Salle nella conduzione dell’università. Al Segretariato di solidarietà sono andati 898.000 dollari statunitensi. Alle scuole del patriarcato latino di Gerusalemme 900,000 e alla Bethlehem university, 1.200.000, che fanno un totale di 2.998.000 Us$ erogati.

Sussidi ordinari e straordinari


Questa Congregazione contribuisce a sostenere le Chiese poste sotto la sua competenza, con sussidi, attinti dalla Colletta Terra santa.

Il Medio oriente continua a vivere nell’instabilità e tensione. Quelli che non hanno cibo, quelli che non hanno cure mediche, che non hanno scuola, gli orfani, i feriti e le vedove si fanno sentire. La Congregazione riserva una particolare attenzione alle necessità di queste persone e compie le opere di ristrutturazione attraverso le diocesi orientali e latine del luogo e anche sollecitando le agenzie cattoliche impegnate nei suddetti Paesi. Assicurare i mezzi necessari per una vita dignitosa a chi rientra in Iraq e Siria e a chi è rifugiato nei paesi limitrofi, come Libano e Giordania richiede la collaborazione di tutte le persone di buona volontà. Inoltre, si provvede anche a favorire l’attività culturale, spirituale e psicologica che in qualche modo fanno avvicinare le persone, nonostante le differenze religiose ed etniche.

La visita di Papa Francesco in Iraq, la Terra di Abramo padre nella fede per gli ebrei, cristiani e musulmani, dal 5 all’8 marzo 2021, è stata un grande incoraggiamento per le Chiese di questa terra dove è cominciata la storia della salvezza nonché per diffondere il messaggio della fratellanza umana tanto necessario in questi territori.

Riguardo allo stanziamento dei fondi, espressi in dollari statunitensi, per Paese o località, al primo posto troviamo Gerusalemme con 328.829,35. Seguono la Siria con 769.000, il Libano con 368.000, l’Egitto con 241.450, l’Iraq con 181.000, la Turchia con 180.406, l’Etiopia con 177.000, l’Eritrea con 168.000, l’Iran con 53.000, la Giordania con 25.000. Fondi concessi che ammontano a un totale di 2.491.685,85.

Sussidi per emergenza covid-19


L’anno 2020 è stato particolarmente segnato dalla pandemia dal covid-19. Quando i primi casi sono stati segnalati in vari Paesi, accogliendo l’invito del Santo Padre di non lasciare soli i sofferenti, e tra questi i più poveri nell’affrontare l’emergenza, la Congregazione per le Chiese orientali ha istituito un fondo emergenza Cec, prelevando dal fondo Terra Santa 500.000 dollari statunitensi.

Il 18 aprile 2020, ha dato comunicato dell’iniziativa attraverso la Sala stampa della Santa Sede. I rappresentanti pontifici hanno coordinato le richieste che provenivano dai Paesi di loro competenza, aggiornando allo stesso tempo la situazione di emergenza con questo Dicastero.

Grazie anche all’attiva collaborazione di varie agenzie della Roaco (Riunione opere di aiuto alle Chiese orientali) sono stati finanziati 303 progetti in 24 Paesi di competenza di questo Dicastero, senza contare i progetti di sostentamento dei sacerdoti e religiosi, per un totale di 9.574.907,74 dollari statunitensi.

Nel mese di dicembre 2020, è stato presentato al Santo Padre un resoconto degli aiuti stanziati che in copia si può trovare sul sito di questa Congregazione. Se consideriamo solo il contributo del Dicastero espresso in dollari statunitensi diviso per territori troviamo al primo posto la Palestina: 136.781, seguita dalla Siria con 200.000, Libano con 80.000, Iraq ed Eritrea con 50.000 ciascuno, Etiopia 40.000 e, infine, Turchia con 10.000. Per un totale di 566.781.

Conclusione


Le parole di Papa Francesco rivolte ai fedeli collegati per televisione, radio e social da tutto il mondo, stando accanto al crocifisso di San Marcello, che nel xvi secolo fermò la peste a Roma e l’icona della Salus populi Romani riecheggiano ancora e ci interpellano: «Siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo trovati su una stessa barca fragili e disorientati, ma allo stesso tempo importanti e necessari, chiamati a remare insieme e a confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti. E ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo. Ma solo insieme. Nessuno si salva da solo» (27 marzo 2020).

Ogni piccola offerta dei fedeli di tutto il mondo ha come destinazione il supporto di una famiglia in difficoltà, un bambino in cerca del suo futuro, l’assistenza ai rifugiati e sfollati, la formazione dei sacerdoti e religiosi, e soprattutto la conservazione dei luoghi santi.

La generosità dei fedeli cattolici, espressa dalla Colletta, verso i loro fratelli e sorelle del Medio oriente può risolvere tanti problemi, ma la preghiera e il sostegno morale sono ancora più necessarie. Chiediamo pertanto di ricordare i fratelli e sorelle nella fede che vivono nella Terra di Gesù.