Memoria dei gesti

Nel tardo pomeriggio di sabato 6, Papa Francesco arriva nella cattedrale caldea di San Giuseppe a Bagh-dad per celebrare la messa in rito caldeo: è il primo Pontefice a farlo.
Il rito è introdotto da diverse preghiere del
La Chiesa caldea in Iraq ha una storia lunga secoli ed è la componente maggioritaria tra i cattolici del Paese. Il rito caldeo ripercorre i gesti degli apostoli ricevuti da Gesù: lo scambio della pace, ad esempio, è previsto a inizio celebrazione, anche se per le restrizioni sanitarie dovute all’emergenza pandemia è stato sospeso.
Il tempio potrebbe ospitare più di quattrocento fedeli, ma ne sono stati ammessi la metà, circa duecento, distanziati, divisi tra l’interno e il cortile esterno, dov’erano stati allestiti due maxi schermi.
L’interno della cattedrale è organizzato in modo da rispettare le tre parti convenzionali delle chiese siriane orientali, ma in stile moderno: la parte riservata all’assemblea, il coro e l’altare con al centro un paliotto ligneo intagliato. Nelle due navate laterali sono conservate due icone di grande valore per i cattolici caldei: quella della Madonna Odigitria del
Il Papa ha riproposto il messaggio delle Beatitudini come sintesi della sapienza cristiana. «Gesù, la Sapienza in persona, completa questo ribaltamento nel Vangelo: non in un momento qualunque, ma all’inizio del primo discorso, con le Beatitudini», ha fatto notare, sottolineando: «Il capovolgimento è totale: i poveri, quelli che piangono, i perseguitati sono detti beati. Com’è possibile? Beati, per il mondo, sono i ricchi, i potenti, i famosi! Vale chi ha, chi può, chi conta! Per Dio no».
Nel quartiere le misure di sicurezza sono altissime ma il clima di gioia fa dimenticare i controlli a cui, all’ingresso, sono stati sottoposti tutti i partecipanti; ci sono tanti musulmani ad aspettare Francesco all’esterno della chiesa.
Alla cerimonia nel centro di Baghdad ha partecipato a sorpresa anche il presidente iracheno, il curdo musulmano, Barham Salih, con cui Francesco si era già incontrato al momento del suo arrivo nel Paese.
Al termine della messa è il cardinale Louis Raphaël Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, a ringraziare e a salutare il Papa che, lasciata la chiesa, è poi rientrato in nunziatura in automobile.
da Baghdad