· Città del Vaticano ·

L’appello del Papa nel ricordo della visita compiuta cinque anni fa in Messico

Non si può tacere di fronte
al dramma dei migranti

Venezuelan migrants cross ilegally from Bolivia to Chile in the Colchane border crossing, on ...
19 febbraio 2021

Davanti a una crisi migratoria che ormai «si estende a tutto il pianeta, non possiamo tacere». È Papa Francesco a lanciare un nuovo appello per dare voce alle sofferenze di tanti «nostri fratelli e sorelle che si sono messi in cammino a causa della fame, della povertà, della guerra... e che cercano speranza in una nuova vita».

Le parole del Pontefice sono contenute in una breve lettera in spagnolo inviata lo scorso 28 gennaio — e resa pubblica nel Mercoledì delle Ceneri — a monsignor José Guadalupe Torres Campos, vescovo di Ciudad Juárez. L’occasione è stata la celebrazione del quinto anniversario della visita apostolica compiuta il 17 febbraio 2016 nella diocesi messicana, terra di confine con gli Stati Uniti d’America, alle prese con il dramma di migliaia di immigrati che affrontano viaggi in condizioni spesso proibitive per attraversare le frontiere alla ricerca di «una speranza — scrive il Papa — che non possiamo loro rubare». Al contrario, occorre «lavorare insieme a loro per conseguirla, favorendo tutti i mezzi necessari perché possano trovare la dignità che vanno cercando».

Conservando vivo il ricordo della visita a quella «città di frontiera e la celebrazione dell’Eucaristia, nella quale pregammo insieme come Popolo di Dio che vive la sua fede in quelle circostanze limite», il Pontefice ricorda che molti migranti, «in particolare del Centro America, si concentrano lì pieni di speranza per poter passare “dall’altra parte”». Con la loro presenza «fanno di quella città un luogo di incontro di culture, e disgraziatamente anche di drammi, di grandi ingiustizie». Da qui il rinnovato invito alla preghiera e alla solidarietà rivolto alla comunità ecclesiale e a tutti quelli che si trovano in quella «amata» terra. In particolare Francesco esorta i fedeli a chiedere al Signore «il dono della conversione, il dono delle lacrime» per poter «cambiare e collaborare, insieme a tanti altri, alla trasformazione del nostro ambiente, rendendo realtà che tutti siamo fratelli, figli di uno stesso Padre».

Il viaggio del Papa si svolse dal 12 al 18 febbraio 2016 e toccò le diocesi di Città del Messico, Ecatepec, Tuxtla Gutiérrez, San Cristóbal de Las Casas, Morelia e Ciudad Juárez. Fu proprio alla frontiera tra Messico e Stati Uniti d’America che si svolse un intenso momento di preghiera prima della celebrazione eucaristica. In quell’occasione il Pontefice benedì anche i fedeli che si trovavano a El Paso, in Texas. La messa si svolse nel parco di El Chamizal e vi parteciparono migranti e familiari delle vittime.