«Un prezioso contributo» al «cammino ecclesiale con le famiglie per la famiglia»: è quello offerto dal Tribunale della Rota romana, i cui membri sono stati ricevuti in Vaticano dal Papa stamane, venerdì 29 gennaio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Nella consapevolezza «di quanto sia arduo il passaggio dai principi ai fatti», nel suo discorso Francesco ha tra l’altro evidenziato che «quando si parla del bene integrale delle persone è necessario domandarsi come può questo avverarsi nelle molteplici situazioni in cui vengono a trovarsi i figli». Da qui l’invito a «non restare inerti davanti agli effetti disastrosi che una decisione sulla nullità matrimoniale può comportare» e ad aprirsi «agli orizzonti di questa pastorale difficile, ma non impossibile, che riguarda la preoccupazione per i figli, quali vittime innocenti di tante situazioni di rottura, divorzio o di nuove unioni civili». Osservando che la dichiarazione di nullità matrimoniale non è un semplice «atto freddo di mera “decisione giuridica”» il Papa ha rimarcato come «coniugi e figli» costituiscano sempre «una comunità di persone, che si identifica col bene della famiglia, anche quando essa si è sgretolata».
- SEZIONI
- RUBRICHE
- DONNE CHIESA MONDO
- L'OSSERVATORE DI STRADA
- ABBONAMENTI
- ARCHIVIO
29 gennaio 2021
- Informazioni Utili
- Contatti
- Note Legali
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Link Utili
- Santa Sede
- Sala Stampa
- Vatican News
L'Osservatore Romano
00120 Città del Vaticano.
Tutti i diritti riservati
Cookie Policy
Il portale Osservatore Romano utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO