
La tecnologia innovativa con cui è stato prodotto il vaccino anti-covid di Pfizer, così come quello prodotto da Moderna, richiede che le dosi siano conservate a -70 gradi centigradi e possano essere esposte a temperature più alte, tra 2 e 8 gradi centigradi, per un tempo massimo di cinque giorni. L’mRna, infatti, tende a degradarsi velocemente, essendo altamente instabile a causa della quantità di enzimi che contiene e alle reazioni chimiche che questi ultimi causano. Questo rende questo tipo di farmaco altamente delicato e presuppone il rigido rispetto di quella che viene definita “la catena del freddo”. In molti Paesi in via di sviluppo sarà dunque fondamentale anche solo creare le situazioni per il rispetto di questo tipo di presupposto — durante tutte le fasi di logistica, compresi gli spostamenti e l’immagazzinamento delle fiale —, alla base dell’efficacia del farmaco.
Altre tipologie di vaccini anti-covid, come quello elaborato da AstraZeneca possono essere invece conservate in normali frigoriferi, a -4 gradi centigradi senza particolari precauzioni. Questo comporta una superiore facilità di trasporto, anche nei semplici studi medici e nelle case di cura. Finora il vaccino prodotto dalla casa farmaceutica AstraZeneca, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, è stato approvato il 30 dicembre dalla Gran Bretagna — dove le prime vaccinazioni inizieranno il 4 gennaio — dal governo argentino e dalle autorità sanitarie di El Salvador. Sempre in America Latina anche il Brasile — come rivelato dall’immunologa Lili Yin Weckx che ha condotto i test sul vaccino dell’Università di Oxford — potrebbe presto autorizzare l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca. Ieri anche l’Organizzazione centrale dell’India per il controllo dei farmaci ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il Paese asiatico vorrebbe iniziare a somministrare il vaccino a stretto giro, probabilmente entro mercoledì prossimo. L’«Hindustan Times», inoltre, segnala che la prossima settimana le autorità sanitarie indiane si riuniranno per decidere se approvare l’uso di altri vaccini.
Intanto proprio ieri, mentre nel mondo i contagi hanno superato quota 84 milioni, la Biontech ha avvertito che da sola non ce la farà a coprire la grande richiesta di vaccini ed ha chiesto all’Europa di approvare altri farmaci in fretta.