Il soldato americano
Autunno del 1944, l’Italia è divisa dalla Linea Gotica. Due soldati statunitensi in azione sull’Appennino tosco-emiliano entrano in una casa. Da una grande cesta provengono alcuni rumori, i militari sono pronti a fare fuoco, ma vengono fermati da una donna che urla: «Bambini!». Subito dopo dalla cesta escono tre piccoli, tre fratelli: due femmine e un maschio. I soldati si sciolgono, si fanno una foto con i bambini e danno loro cioccolata. Una piccola tregua nell’inferno della guerra
Ieri, lunedì, circa 76 anni dopo, uno dei due soldati, Martin Adler, ha potuto incontrare di nuovo — anche se solo virtualmente — i tre bambini che aveva salvato e di cui aveva ancora una foto. Adler, oggi 96 anni, aveva lanciato un appello in rete per ritrovarli. Non conosceva i loro nomi e non sapeva nemmeno il nome del paese in cui si trovava (Monterenzio). Ma col suo appello social, che ha raccolto migliaia di condivisioni e commenti, è entrato in contatto anche con Matteo Incerti, giornalista e scrittore reggiano, che lo ha aiutato.
Le indagini sono state rapide. È stato Bruno Naldi, il più anziano dei tre fratelli, a sentire la notizia della ricerca: ricordava di soldati americani che presero lui e i fratellini in braccio, donandogli anche dei dolci. E sua sorella Mafalda, in quella foto, si era riconosciuta subito.