· Città del Vaticano ·

Centodieci contadini massacrati da Boko Haram

Orrore senza fine in Nigeria

I funerali di alcune delle vittime di Boko Haram (Afp)
30 novembre 2020

Orrore senza fine in Nigeria. In un terribile attacco nei pressi del villaggio di Koshobe, vicino alla città di Maiduguri, capitale dello Stato nord-orientale di Borno, almeno 110 contadini sono stati sgozzati dai jihadisti di Boko Haram. «È l’attacco più violento contro civili innocenti quest’anno», ha denunciato Edward Gallon, coordinatore delle Nazioni Unite per le questioni umanitarie nel Paese africano. Secondo il racconto di alcuni superstiti alla furia dei terroristi, i contadini sono stati attaccati nei campi di riso dove stavano lavorando.

Il numero dei feriti non è chiaro e ci sono dei dispersi, oltre ad almeno dieci donne rapite, ha spiegato ancora il funzionario dell’Onu, che ha chiesto «il loro immediato rilascio e assicurare alla giustizia gli autori di questo attacco atroce e insensato». Tanto più feroce perché ha preso di mira inermi contadini che erano venuti dallo Stato nordoccidentale di Sokoto, lontano mille chilometri, alla ricerca di lavoro nei campi.

Nelle ultime settimane, i terroristi di Boko Haram e dell’Iswap (acronomio per Islamic state west Africa province), una fazione di militanti nigeriani che hanno giurato fedeltà al sedicente stato islamico (Is), hanno iniziato a colpire agricoltori, pescatori e pastori, perché accusati di passare informazioni sul loro conto alle autorità militari e alle forze di polizia locali.

In un crescendo di inaudite violenze, il gruppo di Boko Haram — attivo in Nigeria dai primi anni 2000, quando si è formato — ha massacrato almeno 36.000 persone e costretto almeno due milioni di persone ad abbandonare le loro abitazioni.