· Città del Vaticano ·

Fine dell’epidemia nell’ovest della Repubblica Democratica del Congo

L’Oms dichiara il Paese libero dall’ebola

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19 novembre 2020

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha proclamato ieri la fine dell’undicesima epidemia di ebola nella Repubblica Democratica del Congo, quasi sei mesi dopo il primo caso registrato nella provincia dell’Equatore. La notizia è stata data anche dal ministro della Salute del Paese, Eteni Longondo, dopo più di 40 giorni senza alcun contagio, un lasso di tempo che corrisponde al doppio del periodo di incubazione del virus. È la prima volta in oltre due anni che nel Paese non è in corso alcuna epidemia di ebola. L’organizzazione ha spiegato che, nonostante i contagi si fossero diffusi sia nei centri abitati sia nei villaggi immersi nella foresta tropicale, l’epidemia è stata tenuta sotto controllo grazie alla cooperazione tra il governo e le comunità locali, con la collaborazione dell’Oms e di altre organizzazioni. L’agenzia Onu si è poi congratulata con tutte le forze in campo, che instancabilmente hanno monitorato i casi, fornito assistenza, coinvolto le comunità e vaccinato oltre 40 mila persone ad alto rischio.

L’ultimo focolaio, scoperto il primo giugno nella provincia dell’Equatore, nel nord-ovest, si era poi diffuso in altre 13 province. Dalla sua comparsa sono stati registrati 55 decessi per 119 casi confermati, 11 probabili e 75 guariti. Il personale che ha effettuato la profilassi — evidenzia l’Oms — ha utilizzato un sistema innovativo che ha permesso di mantenere la catena del freddo, conservando il vaccino a temperature inferiori a -80 gradi e somministrandolo anche in aree prive di elettricità.

La tecnologia utilizzata «sarà utile anche per il vaccino anti-covid», sottolinea Matshidiso Moeti, direttore dell’Oms per l’Africa.