Dall’Asia, all’Africa, all’Europa, l’attenzione di Papa Francesco si rivolge sempre dove l’umanità sofferente è alla prese con le tragiche conseguenze di calamità, come nelle Filippine, di conflitti interni, come in Costa d’Avorio, o di altra natura, come l’incendio in un ospedale della Romania. E così al termine dell’Angelus domenicale del 15 novembre, il Papa ha voluto ricordare i filippini alle prese con distruzioni e inondazioni «provocate da un forte tifone», esprimendo «solidarietà alle famiglie più povere» e «sostegno a quanti si prodigano per soccorrerle». Quindi ha parlato del complesso processo di pace ivoriano, infine ha chiesto di pregare per i morti nel nosocomio romeno che ospitava «pazienti colpiti dal coronavirus».
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16 novembre 2020
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