PER LA CURA DELLA CASA COMUNE
On the road
Nasce in Italia il Cammino Laudato si’. A venticinque anni dall’inaugurazione del Progetto Policoro, nella stessa terra lucana, si è deciso di lanciare questa proposta educativa. La si è intitolata alla memoria di don Mario Operti, il compianto fondatore del progetto Cei per formare giovani ad evangelizzare il lavoro e a creare impresa, favorendo la nascita di imprese e di cooperative. L’idea del cammino prende il via dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, in collaborazione con la diocesi di Tursi-Lagonegro, grazie alla disponibilità del vescovo Vincenzo Carmine Orofino. L’obiettivo è di far sperimentare ai giovani la bellezza del creato e dell’opera umana diventata arte e spiritualità, offrendo ai pellegrini o a gruppi ecclesiali l’opportunità di tuffarsi nella natura, anche con la meditazione e l’approfondimento dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ , che nel 2020 compie cinque anni. Il percorso sarà scandito da sette parole, indicate come ”le sette c di Laudato si’ “. Sono parole chiave per comprendere il messaggio dell’enciclica sulla cura della casa comune e per gustare il dono di Dio che è la creazione. Non possono mancare parole come cura e contemplazione, ma trovano spazio anche la celebrazione, la conversione ecologica, le connessioni proprie dell’ecologia integrale e la comunione come fraternità.
Il cammino parte da Castelluccio Inferiore, nell’Appennino lucano meridionale e all’interno del Parco nazionale del Pollino in provincia di Potenza, e arriva a Policoro, nel materano, sulla spiaggia ionica. Attraversa bellissime cittadine e borghi antichi, custodendo insieme cultura, arte, storia e spiritualità. Basti pensare alla figura del beato Domenico Lentini di Lauria, che si incontra nella seconda tappa del percorso. Lauria ha un fascino particolare, abbracciata alla montagna, coi ruderi del castello ben in vista, regala freschezza e abbondanza di acqua. Il Valico di Serra Cavallo è a metà strada con Latronico, invece, rinomata come centro termale nella valle del fiume Sinni, che accompagna il pellegrino fino alla meta. A Episcopia inizia la salita e la lunga traversata in costa, nel bosco e con squarci di panorami mozzafiato fino a Fardella, portando a fare tappa a Chiaromonte, sede antica del Seminario della diocesi. Il cammino, poi, scende al lago artificiale di Monte Cotugno, risale verso Noepoli e giunge a San Giorgio Lucano. Da qui, attraverso meravigliosi calanchi appenninici e con un brevissimo passaggio in Calabria, si scollina al passo dove si trova il rifugio montano Monte Coppolo Valsinni, prima di scendere in mezzo ai boschi fino alla grande fonte che dà il benvenuto nel territorio comunale di Rotondella, un borgo gioiello di architettura e di armonia. L’ultima tappa è in discesa fino alla spiaggia nell’oasi naturalistica di Policoro. In tutto sono 150 chilometri circa di fatica e di contemplazione. In più c’è la gioia di camminare insieme, facendo crescere le relazioni giorno per giorno: il senso di comunità cresce anche così! La natura lucana ospita il pellegrino e lo porta a guardare paesaggi, attraversare boschi, accompagnare il fiume Sinni, incontrare abitanti locali e abituarsi a scenografie con i singoli centri abitati posti in alto, ben visibili, come «la città che sta sopra il monte» (Mt 5, 14) di evangelica memoria. Altri elementi da non trascurare e che sponsorizzano il cammino, sono l’incontro con le comunità cristiane del territorio e gli assaggi dei prodotti tipici della cucina lucana (pasta, peperoni cruschi e dolci la fanno da padroni!): sono un valore aggiunto al pellegrinaggio, soprattutto per chi non conosce le tradizioni di fede e di cultura della lucania. La bellezza artistica di chiese, architetture e borghi cura lo sguardo di chi vive l’esperienza, favorendo relazioni di fraternità e desiderio di comunione. Anche questo è ecologia integrale!
Il lancio dell’iniziativa è celebrativo per ricordare il 25° del Progetto Policoro, che è nato in città il 14 dicembre 1995 all’indomani del Convegno ecclesiale di Palermo, su idea condivisa tra il torinese don Mario Operti, allora direttore nazionale dell’Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro, il bresciano don Domenico Sigalini, direttore del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, e il patavino don Giuseppe Pasini, direttore della Caritas italiana. Il cammino intende promuovere una riflessione sulla Laudato si’ non in modo astratto, ma per immersione. Per esperienza, appunto. L’ecologia integrale è vissuta grazie all’incontro con una realtà concreta: un territorio che presenta una sua storia, una cultura, una fede e un contesto ambientale di grande valore. C’è da aprire gli occhi per contemplare il dono di Dio e l’ingegno umano all’opera. Bellissimi, ad esempio, sono i primi chilometri che ripercorrono un’antica ferrovia dismessa, oggi trasformata in pista ciclabile, tra buie gallerie, riflessi di luce, fiori, alberi da frutto, aziende agricole e boschi. Il pellegrino lo sa: la natura riserva sempre sorprese. Scoiattoli, qualche biscia o qualche cane randagio, i segni del passaggio di istrici, caprioli o cinghiali, la presenza di varie specie di alberi da frutto selvatici… fanno da cornice alla fatica di chi cammina.
Tra qualche settimana sarà possibile avere informazioni sul percorso e sull’ospitalità contattando direttamente l’Ufficio del turismo della diocesi di Tursi-Lagonegro. Nei prossimi mesi sarà a disposizione un sussidio per la preghiera e la meditazione, scaricabile direttamente dal sito dell’Ufficio Cei per la pastorale sociale e il lavoro: un aiuto per singoli o gruppi che vogliono mettersi in cammino e sperimentarlo. La strada è aperta. Tutti possono percorrerla: amanti dei pellegrinaggi, camminatori solitari o in famiglia, parrocchie, gruppi scout, associazioni, giovani e meno giovani…
Il Cammino Laudato si’ ha già ricevuto il suo battesimo a fine agosto 2020 da un gruppo della pastorale sociale e del lavoro. È promosso anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei. Nell’estate 2021, covid-19 permettendo, è previsto un primo pellegrinaggio ufficiale con l’esperienza di un campo estivo per giovani del Progetto Policoro e per seminaristi italiani. L’educazione all’ecologia integrale passa anche da qui. On the road .
di Bruno Bignami