In un tempo segnato dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria, il valore della carità e della solidarietà è essenziale «per creare società inclusive e più resilienti». Questo il messaggio che arriva dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata internazionale della carità, che si tiene oggi, 5 settembre, data in cui ricorre l'anniversario della morte, avvenuta nel 1997, di Santa Teresa di Calcutta. La carità «può alleviare i peggiori effetti delle crisi umanitarie e integrare i servizi pubblici nella sanità, nell’istruzione, all’alloggio, e nella protezione dei bambini» sostiene l’Onu. Tutti aspetti cruciali soprattutto oggi, a causa delle ripercussioni economiche e sociali della pandemia: milioni di persone si sono ritrovate sull’orlo della povertà estrema, e la situazione è ancor peggiore nelle zone di guerra.
«La giornata di oggi è un omaggio dell’Onu al volto di Madre Teresa, che riassume in sé la bellezza della carità e della povertà» ha detto il vicedirettore di Caritas Italiana, Paolo Beccegato, in un’intervista a «Vatican News». «Una sorta di ossimoro, la sua è una bellezza che trasmette quell’Evangelii Gaudium di cui tanto ci parla Papa Francesco» ha aggiunto.