· Città del Vaticano ·

Offerta all’Elemosineria apostolica dal Pontefice che l’ha benedetta a Pentecoste

Un’ambulanza per i senzatetto di Roma

FOTO_1.jpg
02 giugno 2020

È destinata «esclusivamente» al soccorso dei più poveri di Roma l’ambulanza che Papa Francesco ha donato all’Elemosineria apostolica, per assistere gli indigenti che rimangono pressoché invisibili alle istituzioni. Il Pontefice ha benedetto l’automezzo — alla presenza del cardinale elemosiniere Konrad Krajewski — nella mattinata di domenica 31 maggio, prima di celebrare la messa di Pentecoste nella basilica di San Pietro.

Il mezzo di soccorso, targato scv, è al servizio in particolare dei senza fissa dimora che vivono le difficoltà della strada e cercano rifugio nei dintorni del Vaticano o in ripari di fortuna a Roma. Esso affiancherà le altre iniziative di assistenza medica dell’Elemosineria attive già da alcuni anni: come il poliambulatorio mobile, utilizzato principalmente nelle periferie di Roma; o come l’ambulatorio Madre di Misericordia che, sotto il colonnato del Bernini, offre un primo intervento medico alle persone prive di assistenza sanitaria, e che ha continuato a svolgere la propria opera anche durante il lungo periodo di lockdown per l’emergenza da covid-19.

L’ambulanza donata dal Santo Padre fa parte di quelle utilizzate all’interno dello Stato della Città del Vaticano ed è stata messa a disposizione dal Governatorato, nel ricordo della tragica vicenda di Modesta Valenti, la senzatetto — alla quale la città di Roma ha dedicato anche una via — divenuta simbolo di tutti quei «martiri dell’indifferenza» che muoiono di stenti in mezzo alla strada nelle grandi città, dimenticati da tutti.

Era l’inizio del 1983 e Modesta aveva settant’anni. Arrivata da Trieste con una storia segnata anche dall’esperienza dolorosa del ricovero in ospedale psichiatrico, la donna era stata notata in quel freddo inverno romano da alcuni giovani di Sant’Egidio mentre chiedeva l’elemosina dalle parti di Santa Maria Maggiore. Ai volontari che la assistevano raccontava che amava passeggiare fino a San Pietro perché lì c’era il Papa; e una volta aveva anche avuto la gioia di visitare la basilica Vaticana proprio con un amico della Comunità trasteverina. Purtroppo il 31 gennaio, dopo la notte passata al freddo nei pressi della stazione Termini, l’anziana accusò un malore: alcuni passanti chiamarono un’ambulanza, ma il personale a bordo non volle soccorrerla perché aveva i pidocchi. Per quattro lunghe ore vari ospedali si rimbalzarono la responsabilità dell’intervento. Modesta rimase a terra continuando a soffrire e quando finalmente arrivò il mezzo di soccorso, era ormai deceduta.