All’udienza generale il Papa prosegue le catechesi sul discernimento
e torna a pregare per la cara e martoriata Ucraina

Pace alle nazioni
provate dalla guerra

 Pace alle nazioni provate dalla guerra  QUO-274
30 novembre 2022

Una nuova, accorata, invocazione di pace per il «mondo intero, specialmente in questo momento» per «la cara e martoriata Ucraina», si è levata stamane da piazza San Pietro. Al termine dell’udienza generale, Papa Francesco è tornato a chiedere preghiere per la nazione dell’Europa orientale che, ha detto, è «sempre nel nostro cuore». In precedenza, proseguendo il ciclo di catechesi dedicate al discernimento, si era soffermato sul tema della «consolazione autentica». La quale, ha spiegato, «è una sorta di conferma del fatto che stiamo compiendo ciò che Dio vuole da noi, che camminiamo sulle sue strade... Il discernimento, infatti, non verte semplicemente sul massimo bene possibile, ma su ciò che è bene per me qui e ora: su questo sono chiamato a crescere, mettendo dei limiti ad altre proposte, attraenti ma irreali, per non essere ingannato». E qui il Pontefice ha fatto riferimento alle insidie del nemico — «parliamo del diavolo, perché il demonio esiste, c’è!», ha avvertito — spesso mascherate da buoni propositi. Come quando, ha chiarito con un esempio, «ho il pensiero di pregare» e quel pensiero sorge «per evitare un lavoro o un incarico che mi è stato affidato. Ma la preghiera non è una fuga dai propri compiti, al contrario è un aiuto a realizzare quel bene che siamo chiamati a compiere qui e ora».

La catechesi 

I saluti